Nell’ambito della stessa inchiesta, nel luglio scorso, era stato estradato in Italia anche il fratello, Emilio Alfano, sfuggito alla cattura nel 2011 e rifugiatosi in territorio olandese sotto falsa identità.
L’operazione “CARPE DIEM” si era svolta nel febbraio del 2011 e le indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, avevano ricostruito la struttura criminale, ritenuta dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, eroina e marijuana, principalmente provenienti dalla Spagna; erano state 35 le persone colpite da ordinanza di custodia cautelare. A quell’epoca Giuseppe Alfano si trovava già detenuto in quel paese per altri reati analoghi e la misura era rimasta ineseguita.
In Italia dovrà rispondere dell’accusa di vari reati, dall’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, al falso monetario ed estorsione, nonché al porto abusivo e detenzione di armi.
Con la detenzione di Giuseppe Alfano si concludono le attività di ricerca e cattura dei componenti dell’organizzazione criminale che aveva operato nei Comuni di Scafati e Boscoreale (NA).