Secondo le testimonianze dei collaboratori di giustizia, l’uomo era uno dei collaboratori attraverso il quale il clan camorristico Maiale riciclava i proventi delle sue numerose attività illecite. Il denaro veniva poi investito da Giovanni Stabile in varie attività commerciali tra la Campania, il Molise e la Basilicata tutte negli anni cessate o fallite con conseguenti procedimenti avviati nei suoi confronti in tutta Italia per i reati di bancarotta fraudolenta, truffa ed altro.
L’operazione di oggi si inquadra nella più vasta attività investigativa denominata “California”, intrapresa dai Carabinieri del Ros di Salerno, e che ha portato sino ad oggi, dopo la conclusione del relativo processo, al sequestro ed alla confisca di beni mobili ed immobili di un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro.