Il carburante, infatti, come riporta la Città, veniva acquistato nel nord della Germania e ufficialmente era destinato a Grecia e Malta.
Nei fatti, invece, veniva stoccato a Roma e a Salerno, mentre, i proventi venivano gestiti da società fantasma a Londra e Praga.
L‘associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale operava tra Italia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Germania, Romania e Malta.
Emesse, come si apprende dal quotidiano, sei ordinanze in carcere nei confronti di Aristide Giannetti, ex Presidente dell’Associazione industriali di Grosseto e considerato uno degli ideatori della frode, la sorella Beatrice, Andrea Morroni, Sebastiano Accaputo, Andrea Chiappelli eAdrian Sebastian Tulbure.
Altri due, Francesco Tedesco e Massimiliano Santucci, considerati i referenti di Salerno e Roma, sono finiti ai domiciliari.