Come riporta La Città, è stato il sostituto procuratore Cristina Giusti a firmare il decreto di citazione a giudizio, ritenendo che i tre sanitari debbano rispondere non di omicidio colposo ma di interruzione di gravidanza, perché secondo la consulenza del medico legale il piccolo sarebbe venuto al mondo già privo di vita.
I genitori vogliono sia fatta chiarezza sulla morte del loro bambino e si sono opposti al provvedimento di archiviazione chiesto dal magistrato per gli altri due indagati: il pediatra e l’anestesista.