A capo dell’organizzazione un gruppo criminale di origine albanese che si era introdotto con le proprie attività illecite in particolar modo nelle zone di Battipaglia e di Eboli.
Ai capi dell’organizzazione è contestata l’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione, mentre agli altri indagati rumeni e a tre italiani il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.