La Capitaneria di porto ha scoperto e sequestrato varie attrezzature da pesca non consentite in quanto posizionate in zone che costituiscono un pericolo per la navigazione, ma anche perché lasciate nello specchio d’acqua che ricade nell’area marina protetta.
Si tratta di un palangaro, conosciuto comunemente con il nome di “coffa”, costituito da circa 500 ami per una lunghezza di circa 1.2 miglia nautiche.