Il progetto di rilancio del brand prevede: l’attivazione del mulino, investimenti in tecnologia e la realizzazione del Centro di Ricerca e Sviluppo di tutto il gruppo proprio a Salerno, nella direzione della valorizzazione del sito salernitano.
“Antonio Amato – spiega Alessia Passatordi, brand manager Antonio Amato di Salerno – vuole diventare a tutti gli effetti il marchio che evoca la tradizione di un territorio, con una ampia gamma di prodotti che ne rispecchi i valori. Il richiamo all’origine e alla qualità enogastronomica dei prodotti del Cilento e della Costiera Amalfitana è fortemente riconoscibile nel nuovo pack, dove i motivi grafici e i colori sono gli stessi della ceramica locale, famosa in tutto il mondo”.
“Stiamo lavorando – afferma Giuseppe Di Martino, amministratoredel Pastificio Di Martino Gaetano & F.lli Spa– allo sviluppo del brand Antonio Amato nel retail nazionale e internazionale. In Italia sono stati già raggiunti importanti accordi di inserimento e sono state riprese le attività all’estero, dove sono in via di consolidamento i mercati storici del Pastificio, con l’effettivo ritorno del brand a scaffale in quellimediorientali”.
L’offerta di Antonio Amato d’ora in poi – oltre alla categoria della pasta di semola – “accoglierà” nel suo paniere altre specialità tipiche della Dieta Mediterranea (olio, pomodori, farine e una linea interamente dedicata al mare).
La manifestazione individuata per presentare la nuova gamma di prodottièla Fiera Internazionale dell’Alimentare -Tuttofood che si terrà a Milano dal 3 al 6 maggio 2015.
Per quanto riguarda il posizionamento della gamma, lo sguardo è rivolto alle giovani famiglie, alla ricerca di piatti al tempo stesso gustosi e genuini, come insegna la gastronomia salernitana.Perchè il piacere è una cosa semplice.
L’obiettivo di Antonio Amato è recuperare la quota di mercato che il brand deteneva in passato, quando si posizionava tra i primi dieci player in Italia.