Il DAE, infatti raddoppia la probabilità di sopravvivenza nel caso di arresti cardiaci avvenuti fuori dall’ambiente ospedaliero. Non si è trattato solo della consegna di un macchinario, infatti è stato formato il personale che saprà utilizzarlo adeguatamente in caso di bisogno. .
“E’ divenuto oggi azione di buon senso, diffondere piani di gestione delle emergenze, addestrare risorse umane in grado di garantire una defibrillazione precoce con un defibrillatore semiautomatico – ha commentato Roberto Schiavone di Favignana, presidente dell’Humanitas di Salerno – il cui utilizzo raddoppia la probabilità di sopravvivenza. In caso di emergenza anche pochi minuti, in attesa dei soccorsi sanitari, possono essere fatali e quindi essere in grado di salvare una vita”.