Torrente si è poi soffermato sul canovaccio tattico della prossima Salernitana, lanciando messaggi d’amore al prossimo neo-acquisto Gabionetta. “Denilson in passato l’avrei voluto allenare, ma ha bisogno di trovare la continuità che fino adesso gli è mancata, dipenderà solo da lui. Sul 4-3-3? Probabilmente Calil ha caratteristiche diverse da quelle di un attaccante esterno, perché è molto bravo a giocare tra le linee; inoltre Eusepi è più bravo a fare la punta centrale, ed è migliorato tantissimo. Mi piacerebbe avere con me qualche altro ragazzo che ho già allenato, perché so quanto può dare. Gabionetta, Calil ed Eusepi possano giocare insieme, sarebbe un tridente diverso da come fatto a Gubbio, ma parliamo di calciatori di qualità. Poi a seconda dei calciatori che arriveranno non è detto che debba giocare sempre col 4-3-3, anche se è il modulo che mi piacerebbe adottare“.
Intanto, mentre la squadra continua a lavorare duramente in attesa dei rinforzi richiesti dallo staff tecnico, Andrea Nalini resta ancora una volta ai box, preoccupando e non poco la società. Il calciatore, fermo da marzo per una “condropatia femoro-rotulea” al ginocchio destro, nonostante il duro lavoro svolto in estate avverte ancora fastidio quando i carichi di lavoro aumentano. Oggi sarà a Roma per un consulto decisivo alla clinica Paideia, ospedale di fiducia della Lazio. Possibile un nuovo intervento in artroscopia per pulire il ginocchio infortunato e provare a recuperare quanto prima. Torrente lo aspetta a braccia aperte, Nalini ci spera: questa Salernitana ha bisogno anche della sua gran corsa.
Sabato Romeo