L’incontro con la giuria ha toccato diverse tematiche, tutte ispirate dai suoi film: da quella dell’omosessualità – l’attrice ha interpretato più volte la donna omosessuale – all’amore che va vissuto “Senza limiti, ma con consapevolezza“, dice Foglietta; dalla speranza che “Ci fa delegare troppo – sottolinea – Dobbiamo fare in modo che le cose accadano. Mai affidarsi!” al mondo delle escort, scenario di Nessuno mi può giudicare: “Non bisogna mai giudicare, non rende giustizia alla nostra intelligenza“.
L’attrice, da poco anche mamma, ammette di non lasciarsi mai condizionare eccessivamente dal personaggio che interpreta: “Non uso il metodo Stanislavskij. Bisogna discernere. Mi piace tornare a casa ed essere me stessa: moglie, madre, figlia. Non devi portare il personaggio nella vita. Lo scambio personaggio/attore, che sicuramente ti dà tanto, deve creare ispirazione, non immedesimazione“.