Si tratta di minuscoli frammenti, grandi come granelli di sabbia, sparsi nel cosmo dalla cometa Swift-Tuttle.
A stabilire una connessione tra la cometa e le stelle cadenti di agosto fu, nel 1866, l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, lo stesso che per primo descrisse i canali di Marte.
Queste polveri disseminate nel Sistema solare dalla cometa, incrociando l’orbita terrestre, entrano a elevata velocità nell’atmosfera, 260mila km/h, e s’incendiano, creando suggestive scie luminose che possono raggiungere i 20 km di lunghezza.
Per chiunque abbia un desiderio da esprimere, il picco delle cosiddette “lacrime di San Lorenzo” è atteso per la notte tra il 12 e il 13 del mese.
Fonte ilfattoquotidiano.it