La mostra, patrocinata dal Comune di Salerno, dall’Ordine degli Ingegneri e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno, raccoglie i risultati di un’esperienza didattica maturata durante l’a.a. 2014/2015 nell’ambito del corso di Restauro Architettonico, con alcuni contributi del corso di Rilievo dell’architettura, risultati poi approfonditi e sviluppati con alcune tesi di laurea del corso di studi in Ingegneria edile-architettura.
Lo studio è incentrato sulle antiche insulae conventuali della città di Salerno, un tempo vere e proprie cittadelle autonome, oggi in stato di abbandono e degrado, in attesa di interventi di restauro e risanamento conservativo. Il convento di Santa Maria della Consolazione, Santa Maria di Montevergine, il complesso conventuale di San Domenico, quello di San Benedetto, e ancora il monastero di San Michele Arcangelo e Palazzo San Massimo sono i veri protagonisti della mostra, che si pone l’obiettivo di risvegliare l’attenzione attorno al tema del recupero del centro antico salernitano e di promuovere una nuova riflessione sul futuro della città.
La mostra sarà visitabile fino al 23 dicembre 2016