Le indagine hanno stabilito che Barra era solito adescare minorenni su Facebook per poi convincere loro a spogliarsi e a compiere atti di autoerotismo in webcam.
Nel suo computer sono stati trovati 243 video pedofili e 952 foto della stessa natura, di cui 41 con bambini al di sotto dei dieci anni. Secondo gli inquirenti l’uomo, approfittando del contatto con 2 dodicenni di Catania, si sarebbe creato un falso profilo Facebook fingendosi a sua volta una ragazzina in modo tale da poter avvicinare altre minorenni.
Si tratta di una pena esemplare in quanto in questo caso il sesso virtuale è stato ritenuto al pare di una violenza sessuale.