Il Consiglio di Stato ha motivato la sentenza sostenendo che il Comune di Giffoni Valle Piana “ha debitamente risposto all’istanza così come formulata, segnalando l’improcedibilità della richiesta, non rientrando il progetto nelle specifiche attività in relazione alle quali soltanto è consentita, dalla delibera giuntale numero 163 del 9 ottobre 2013, la possibile emanazione di varianti allo strumento urbanistico vigente, nelle more dell’elaborazione del Puc”.
La proprietà delle Fonderie Pisano, oltre a ricevere il no per la delocalizzazione, dovrà anche pagare le spese legali per un totale di 6mila euro.