SAMSUNGEboli. Una sanità di qualità e di eccellenza che va garantita a tutti. Obiettivo, questo, condiviso da cittadini, politici e rappresentanti sindacali nell’assemblea pubblica voluta dal sindaco Martino Melchionda. In molti hanno preso parte al dibattito sull’emergenza ospedaliera locale, tenutosi ieri sera, nell’aula consiliare di Eboli.

Se il fronte popolare e quello istituzionale restano uniti, possiamo salvare i quattro plessi ospedalieri di Eboli, Roccadaspide, Battipaglia e Oliveto Citra“. Sono le parole con cui il primo cittadino ha annunciato quelle che, se necessario, diventeranno “azioni di protesta contro i tagli e gli sprechi dell’Asl Salerno”. Martino Melchionda ha aggiunto che la posizione delle parti sociali è sempre stata trasparente e netta, volta al confronto per tutelare in primis il diritto alla salute.

Una riflessione di solidarietà è arrivata anche dal senatore di Forza Italia Franco Cardiello. “Sulla problematica – ha detto – non ci sono colori differenti, bensì il punto comune sta nel portare avanti le istanze dei cittadini. I quattro nosocomi resteranno aperti: questo è, intanto, un grande risultato che risponde a reali necessità”.

L’attenzione si è spostata, poi, sugli interventi dei rappresentanti sindacali, i quali hanno evidenziato come il percorso dell’assistenza sanitaria, uguale per tutti, sia da costruire a partire dalla persona. Un progetto unitario che tuteli la salute e che abbia un piano organico e riformista. “Vanno garantite le specialità dell’ospedale di Eboli”, ha commentato Margaret Cittadino di CGIL Medici, aggiungendo che la sanità si compone anche delle necessità prettamente territoriali. “Sono proprio i piccoli centri – ha affermato – a dover garantire il rapporto con il territorio“.

In assemblea i sindacati hanno chiesto equità, trasparenza e giustizia nella gestione delle risorse. “Spending review vuol dire razionalizzare la spesa – ha concluso il segretario della Cisl Salerno Matteo Buono – Noi continueremo a fare il nostro ruolo per difendere i bisogni della gente, ma non si possono fare tagli ai danni dei cittadini”.

Chiara Amato