Come riporta la Città, l’area di circa 35mila metri quadrati fu sequestrata perché, stando alle indagini, i progetti dei lavori sarebbero stati approvati senza le autorizzazioni paesaggistiche.
Dopo sei anni, il Giudice per dell’Udienza Preliminare di Vallo della Lucania, Valeria Campanile, ha disposto il non luogo a procedere per i 42 imputati perché “il fatto non sussiste“.