Stefano Piccirillo ad EboliEboli. Quella che lo lega alla radio è una storia d’amore che dura da ventinove anni. Ne aveva solo sedici Stefano Piccirillo quando mise piede per la prima volta negli studi dell’emittente napoletana Radio Spazio Uno. “Mi sembrava di essere in un’astronave, invece lavoravo in una delle radio più ascoltate dell’epoca”. Due anni dopo la prima esperienza a Radio Kiss Kiss, di cui oggi Stefano Piccirillo è una delle voci più popolari.

Poi il trasferimento da Napoli a Bergamo negli studi di RTL. Ed ancora l’approdo a Roma, dove la sua casa è stata Radio Dimensione Suono fino al 2001.

Dalle 8 alle 8Nella sua carriera, però, c’è anche la passione per la scrittura, un mondo in cui ha mosso da poco i primi passi e che, ieri sera, l’ha condotto ad Eboli per presentare il suo ultimo romanzo ‘Dalle 8:00 alle 8:00’. Città in cui è stato ospite del salotto letterario organizzato dall’associazione ‘Eboli Chopin’ di Anna Ciao.

Alex è un drogato di emozioni, ma non riesce ad attraversarle perché non cerca rapporti stabili. È un donnaiolo, un tipo viziata. La sua unica costante è il lavoro come architetto, in cui ha un gran talento. E una volta che lo perde, si ritrova senza nulla”. L’autore ha descritto così il protagonista del suo libro, un quarantacinquenne che si comporta come parte della generazione attuale in una società veloce, “dove tutto si consuma in fretta senza ricercare a fondo quelli che sono i valori umani, come l’amore”. Varie storie s’intrecciano in ‘Dalle 8:00 alle 8:00’: Stefano Piccirillo ha commentato come abbia voluto terminare ogni capitolo in modo tale che il lettore si potesse riconoscere in un finale diverso.

Stefano Piccirillo ha anche raccontato come l’idea di scrivere ‘Dalle 8:00 alle 8:00’ gli sia venuta a Roma (città in cui è ambientato il romanzo) durante uno spettacolo che stava tenendo con il giornalista Sandro Petrone, il primo a cui ha confessato la sua intuizione. Ed è proprio Petrone che ha curato la prefazione del libro, mentre la copertina, che ritrae l’autore a Villa Borghese, è stata realizzata da Ignazio Raso.

Sulle note del brano ‘Summertime’, suonato al pianoforte da un musicista, la sala è stata avvolta dalla voce dello scrittore, il quale ha scelto di concludere l’incontro leggendo un brano del suo romanzo.

Chiara Amato

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