Tanto possesso palla per il Chievo Verona che ha ben palleggiato in fase offensiva, mantenendo con costanza il pallino del gioco, soprattutto nel primo tempo, ma ha creato poche occasioni da rete rispetto allo sforzo offensivo messo in campo. L’unico gol messo a segno dai calciatori veneti è stato realizzato, infatti, solo grazie ad un clamoroso errore del portiere granata Belec che, al 24° del primo tempo, in uscita, si è fatto beffare da Mogos che è saltato ben più in alto, colpendo di testa ed insaccando il pallone in rete.
La prima mezzora ha comunque messo in evidenza una netta supremazia tecnico – tattica del Chievo che alla mezzora ha sfiorato il gol del raddoppio con Bertagnoli che, con un’iniziativa personale, ha colpito il palo. La Salernitana ha iniziato a reagire con un tentativo di Cicerelli, che ha tentato di sorprendere Seculin con un tiro a giro piuttosto debole, facile preda del portiere veneto.
Al secondo tentativo, al 34° minuto, la squadra granata ha trovato la rete del pareggio con una prodezza di Tutino che, da attaccante di razza, ha stoppato un assist di Di Tacchio in area e, benché marcato da due difensori veneti, con un movimento veloce e deciso, ha calciato con forza il pallone che si è insaccato imparabilmente in rete alla destra dell’immobile portiere avversario.
La seconda frazione di gioco è iniziata sulla falsariga del primo tempo. Il Chievo ha iniziato a spingere sull’acceleratore per passare nuovamente in vantaggio, proponendo buone trame di gioco, ma con scarso costrutto in fase di realizzazione. I maggiori pericoli per la difesa granata, nei primi dieci minuti di gioco, per lo più su calci piazzati, sono stati sventati da un paio di uscite molto efficaci di Belec.
La Salernitana è venuta fuori alla distanza ed ha iniziato ad imbastire alcune azioni offensive di un certo rilievo con la coppia d’attacco Djuric – Tutino che, con le sponde di testa del bosniaco e la velocità e tecnica del partenopeo, ha sempre rappresentato un pericolo per la retroguardia del Chievo.
Al 63°, su corner battuto da Lopez, il pallone è finito dalle parti di Djuric che in elevazione, grazie alla sua prestanza fisica, ha colpito di testa spedendo il pallone in fondo al sacco.
I clivensi non sono riusciti a dare una svolta al match, mentre la Salernitana ha dato l’impressione di avere ancora tanta energia da mettere in campo, anche grazie ai cambi decisi da Castori. Nella fase finale del match, infatti, con due micidiali ripartenze, ha sfiorato la rete con Capezzi, che ha colpito il palo, e Curcio che ha tirato alto da buona posizione.
Il finale è stato infuocato, con l’espulsione di Obi per proteste e le insistenti richieste di un calcio di rigore per presunto fallo commesso da Casasola dentro l’area di rigore. Le immagini televisive però hanno evidenziato il tuffo del calciatore del Chievo che ha iniziato a cadere ben prima di essere toccato dal difensore granata.
Dopo cinque minuti abbondanti di recupero, il match è terminato con il primo colpo esterno della squadra granata che, come già avvenuto in passato in altre piazze, inizia a “Castorizzarsi”. Tanta concretezza, il giusto cinismo, ordine e solidità in campo, soprattutto in fase difensiva. La Salernitana ha saputo colpire al momento giusto gli avversari, sfruttandone i pochi errori commessi e qualche punto debole palesato nel corso del match.
Da notare che, nella fase finale del match, con ben sei difensori in campo, la Salernitana ha corso i principali pericoli di prendere gol, a dimostrazione che non sempre molti difensori in campo contemporaneamente assicurano una difesa granitica, così come quasi mai tanti attaccanti in campo assicurano una maggiore efficacia realizzativa.
Una indicazione utile per l’allenatore è la validità e l’efficacia, per questo organico, del modulo 4-4-2. Probabilmente, se Castori volesse continuare ad utilizzarlo, sarà necessario l’acquisto di qualche altro centrocampista, soprattutto esterno, a completamento numerico di questo reparto. Un’altro consiglio per gli acquisti potrebbe essere l’alter ego di Tutino, che al momento, non c’è nella panchina granata.
di Roberto Trucillo
CHIEVO (4-4-2): Seculin; Mogos, Rigione, Leverbe, Renzetti; Bertagnoli (1′ st Canotto), Obi, Palmiero (32′ st Zuelli), Garritano (32′ st Morsay); Fabbro (32′ st Pucciarelli), Djordjevic (22′ st De Luca). A disp. Confente, Illanes, Colley, Grubac, Pavlev, Cotali, Metlika. All. Aglietti
SALERNITANA (4-4-2): Belec; Casasola, Aya, Gyomber, Lopez; Kupisz (45′ st Curcio), Schiavone (12′ st Capezzi), Di Tacchio, Cicerelli (36′ st Veseli), Djuric (36′ st Gondo), Tutino (45′ st Lombardi). A disp. Russo, Bogdan, Iannoni, Giannetti. All. Castori.
Arbitro: Massimi di Termoli (Palermo/Ruggieri). IV uomo: Meraviglia di Pistoia
Gol: 24′ pt Mogos (C), 34′ pt Tutino (S), 19′ st Djuric (S).
Ammoniti: Mogos (C), Lopez (S).
Espulso: al 44′ st Obi (C) per somma di ammonizioni.
Note: giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni. Angoli: 4-1. Recupero 1′ pt e 5’st.