1Cava de’ Tirreni. Si conclude la rassegna teatrale estiva del “Premio Li Curti” dedicata al Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, mercoledì 11 settembre presso i Giardini San Giovanni a Cava de’ Tirreni (Sa).

Notevole il successo riscosso dalla kermesse ideata e diretta dalla Direttrice Artistica Geltrude Barba, che ha avuto la grande intuizione di selezionare 9 eccellenti compagnie teatrali, le quali dal 27 luglio al 9 settembre hanno messo in scena presso la Corte del Teatro “Luca Barba” 11 seguitissimi spettacoli, richiamando un folto pubblico proveniente dall’intera provincia di Salerno, oltre che da Napoli, Avellino e Caserta.

“Resistenza Teatro”, “Primo Aiuto”, Extravagantes”, A.T.C. “Il Proscenio Onlus”, “Compagnia degli Sbuffi”, Skenai Teatro e Angelico Bestiario Compagnia, “Scena Teatro” ed i grandi interpreti Emiliano Petruzzi e Rosaria De Cicco: queste le compagnie teatrali e gli artisti che sono stati omaggiati dal Sindaco Marco Galdi, dall’Assessore comunale alla Cultura, Teresa Sorrentino, e da Geltrude Barba con una targa raffigurante l’immagine del nobiluomo Camillo De Curtis, presumibile avo di Totò, che risiedeva nella frazione metelliana Li Curti e di cui il Palazzo di Città conserva un quadro, esposto nell’Aula Consiliare.

2Tutti vincitori, dunque, per l’edizione “zero” del Premio “Li Curti”, dai più definita come la migliore rassegna teatrale organizzata negli ultimi anni a Cava de’ Tirreni. Non a caso, la Commissione giudicatrice ha voluto premiare la qualità degli spettacoli e la professionalità di tutti gli artisti intervenuti, che «hanno elevato lo spessore artistico, teatrale e culturale della manifestazione». Tre sono state, invece, le menzioni speciali: alla famosa interprete partenopea di teatro, televisione e cinema Rosaria De Cicco è andata quella per la carriera; ad Antonello De Rosa, regista della Compagnia “Scena Teatro” (che il 6 settembre ha presentato “L’avara vedova” ed il 9 settembre “Jennifer”), è stata assegnata quella per la migliore interpretazione; a Claudia De Biase, attrice della Compagnia teatrale “Resistenza Teatro”, quella per il ricordo di Simonetta Lamberti, magistralmente interpretata nello spettacolo “Nel campo delle viole”, che ha inaugurato la kermesse lo scorso 27 luglio.

Nella serata finale del Premio “Li Curti”, organizzata dall’Amministrazione comunale metelliana, condotta dall’inviato Rai Alfonso Senatore ed impreziosita dalla partecipazione di artisti dello spettacolo e della musica, tra cui il cantante cavese Manuel Foresta, calorosissima è stata l’accoglienza riservata alla Principessa Liliana De Curtis, figlia di Totò, madrina d’eccezione della rassegna ed amica personale dell’Assessore Teresa Sorrentino, cui è strettamente legata dalla figura di Padre Pio. A lei il Sindaco Galdi, l’Assessore Sorrentino e la Direttrice Artistica Barba hanno donato una copia del ritratto (realizzato dalla pittrice rumena Daniela Dumbrava) del suo presumibile avo Camillo De Curtis e che a suo tempo il Principe Totò tentò invano di acquistare.

3«Seguite le vostre inclinazioni e perseguite ciò che ritenete essere realmente giusto per il vostro futuro», è stato il messaggio lanciato alla platea dalla Principessa De Curtis, cui ha fatto eco l’attrice Rosaria De Cicco: «A Cava de’ Tirreni ci sono i presupposti per far crescere ancor di più l’amore per il teatro, come testimoniato dalla passione incondizionata e dalla radicata cultura teatrale che sono emerse da tale prestigiosa rassegna».

Un ringraziamento particolare durante la cerimonia di premiazione è stato rivolto anche a Carmine D’Alessio, Amministratore dell’agenzia di comunicazione MTN Internet Company, e tramite lui al Consorzio Cava Centro Commerciale Naturale, “compagno di viaggio” delle varie rassegne organizzate presso il Teatro “Luca Barba”. «Il Premio “Li Curti” è solo l’ultima iniziativa in ordine cronologico realizzata in collaborazione con l’amica Geltrude Barba – ha affermato D’Alessio – Da questa sinergia, infatti, sono scaturite diverse collaborazioni che hanno dato lustro e prestigio alla Sala Teatro “Luca Barba”, facendovi affluire nell’ultimo anno oltre 5mila persone, giunte soprattutto da fuori città. E questo per noi, per il nostro lavoro, ma soprattutto per Geltrude Barba, è motivo di vero orgoglio, perché ci fa capire che nella nostra città, impegnandoci, ci sono tutti i presupposti per raggiungere obiettivi importanti».