Intervista-Ivan-Corrado-FotoBattipaglia. Le tanto agognate elezioni sono sempre più vicine, la vita politica battipagliese comincia a ribollire e si assiste ad un incalzante proliferare di associazioni e gruppi, politici e non, alla ricerca di un posto in gara. Prova a correre da leader Ivan Corrado: imprenditore del posto, già due volte consigliere comunale, sostenitore di Giovanni Santomauro poi in contrasto con lo stesso, candidato alle regionali nel 2010 e infine presidente regionale del partito ‘Alleanza di Centro’.

In passato ha fatto parte della maggioranza che ha sostenuto il governo santomauro. Perché ne uscì all’epoca e come commenta quello che è accaduto in seguito a Battipaglia?

“Mi sono tirato fuori dalla maggioranza a marzo di quest’anno però ero in dissenso con la linea politica già da due anni, basta vedere le delibere che ho votato. Ho sostenuto il governo numericamente ma non di fatto. Lì c’era un grande vulnus amministrativo: una politica ad personam volta a mantenere in piedi i labili e traballanti equilibri che c’erano tra una instabile maggioranza. Detto ciò, resto garantista, mai mi sarei aspettato che la legislatura potesse concludersi in questo modo ed esprimo solidarietà per quello che è successo a Santomauro finché i fatti non saranno pienamente accertati.”

Dal Pd ad Alleanza di centro. Il salto politico è abbastanza facile, lo è altrettanto quello di idea di partito?

“Ricordo bene l’esperienza politica con il Pd e ricordo bene anche la figura del sindaco calata dall’alto quando, invece, c’era bisogno di una figura al di sopra delle parti. Mi sono candidato nel Partito Democratico in sfida ai vertici del partito e per dimostrare quanto la forza sia legata al consenso. Credo di esserci riuscito.”

Qualcuno ha addirittura detto che la gestione commissariale non fa rimpiangere la governance politica. Si doveva arrivare a questo per essere così solerti nelle segnalazioni e rendere la macchina amministrativa più efficiente?

“Nella mia mente vale sempre il principio per cui ‘meglio il peggior sindaco politico che un commissario.’ Purtroppo già all’elezione è stata fatta un’aggregazione per mantenere la forza politica, una tempesta di forze in cui il consigliere non pensava al voto popolare ma era distratto da tutto il resto per mantenere in piedi gli equilibri politici che – ribadisco e credo tutti possano confermare – di per sé sono stati sempre risicati. Non è vero che la macchina amministrativa non funzionava, mancava purtroppo un valido coordinamento.”

Tutte le forze in campo hanno detto la propria opinione sulla questione Piano urbanistico comunale. Secondo lei, deve essere approvato o meno dal commissario Ruffo?

“Il Puc redatto è in buona parte tecnico, la politica accoglie le istanze e modifica in corso d’opera. Mi auguro semplicemente che risponda alle esigenze della città. Io lo avrei rimandato ma purtroppo i tempi non contemplavano questa possibilità.”

Su cosa bisogna lavorare per resettare il passato e terminare dopo anni un’intera legislatura?

“Battipaglia ha bisogno di un’ottima squadra amministrativa che anteponga gli interessi della città ai propri e che lavori sodo per ristabilizzare credibilità e trasparenza nella gestione. Le priorità sono tantissime ma quello per cui personalmente mi spenderei con urgenza è sicuramente l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla politica. Altri nervi scoperti, come sappiamo, sono le politiche sociali dove si dovrà attuare un oculato piano strategico per sostenere le fasce deboli e le tante famiglie che a causa della crisi hanno subito un collasso economico e che faticano a tirare avanti. Altri obiettivi ineludibili per la prossima amministrazione saranno il risanamento dell’Ente e il dispiego di una macchina amministrativa più efficiente, a misura di cittadino.”

Dunque, Commissione d’accesso permettendo, sarà lei uno dei candidati a sindaco alle elezioni del prossimo anno?

“Avevo già messo in piedi un progetto tra marzo e aprile di quest’anno, poi ho fatto un passo indietro per riflettere e raccogliere pensieri ed energie. Sembrerebbe che a maggio prossimo si voti. Continuo a ricevere numerose telefonate, al di là di quelle dell’on. Pionati a cui mi lega una stima storica, da parte di persone che mi spingono ad andare avanti e a dare il mio contributo attivo per questa città. Il gruppo c’è, l’aggregazione pure e c’è anche il giusto entusiasmo. Non mi sento di parlare di candidatura certa ma nei prossimi giorni, sicuramente ricchi di impegni e di incontri, potrà essere formalizzata la mia proposta e il mio impegno con la città.”

 

Rossella Fusco