modàEboli. Grande successo per i Modà che ieri sera hanno riempito il ‘Palasele’ di musica e luci.

Il ‘Gioia Tour 2013’ dei Modà ha fatto tappa ieri sera al ‘Palasele’ di Eboli. Già dalla mattina, però, si è registrato un grande fermento fuori dai cancelli del palazzetto. Centinaia di fans, nel corso della giornata, hanno cercato di accaparrarsi i posti migliori per essere più vicini al palco, alla band, ma soprattutto a lui, Checco, il protagonista essenziale della serata.

Alle 21, in un clima di trepidante attesa, finalmente si spengono le luci. Nel ‘Palasele’ risuona un boato di urla che accoglie calorosamente la band. La presentazione dei componenti del gruppo viene fatta attraverso un video proiettato sul maxi schermo. La scena è ambientata in sala parto e ripropone il momento della nascita, con la band al completo nel ruolo di un’equipe medica pronta ad accogliere il dono più importante, una nuova vita, e a ricordare la nascita della figlia di Checco, il cui nome, Gioia, ha ispirato il loro ultimo album e il tour 2013.

Sulle note, appunto, di ‘Gioia’ comincia lo spettacolo dei Modà. Checco saluta il pubblico di Eboli, invitando tutti a lasciare i propri problemi a casa per quella sera e ad aprire il proprio cuore solo alla musica. Un invito sicuramente accettato da parte dei migliaia presenti al ‘Palasele’ che per tutto il concerto non hanno mai smesso di cantare e di accompagnare la band con grida e urla, soprattutto quando si esibiva nelle proprie canzoni più conosciute come ‘Tappeto di fragole’, ‘Dimmelo’, ‘Se si potesse non morire’, ‘Sono già solo’ e ‘Arriverà’. Non sono mancati riferimenti alla vita personale di Checco che canta anche ‘A Laura’ dedicata alla sua compagna e mamma di Gioia e ‘Paura di volare’ scritta per i genitori in un momento cruciale della sua carriera musicale.

Il pubblico, sia dagli spalti che sotto al palco, si è mostrato sempre partecipe. Se una volta l’approvazione ai concerti si misurava dalle fiamme degli accendini accesi, oggi a farla da padrone sono i gadget luminosi e fluorescenti indossati non solo dai ragazzi, ma anche da fans un po’ più maturi. Nel buio del ‘Palasele’ risplendevano i flash di telefonini e macchine fotografiche per immortalare un momento davvero emozionante. Un ricordo indimenticabile rimarrà sicuramente nelle due persone che Checco ha fatto salire sul palco con lui: per prima ha preso tra la folla una bimba, facendola cantare insieme a lui; poi è stata la volta di una ragazza che, ancora incredula, è rimasta abbracciata a lui per tutto il tempo della canzone ‘Bellissimo’.

Dopo un’ora e mezza di canzoni e musica, il concerto volge al termine sulle note di ‘Mia’, una delle prime del gruppo. Si spengono le luci, ma il pubblico grida ancora “Fuori! Fuori! Fuori!” perché già sanno che non potranno andare a casa senza aver ascoltato i brani che i Modà hanno conservato per ultimi ‘La notte’ e ‘Viva i romantici’. Il pubblico è di nuovo in estasi di fronte alla band che, oltre a Francesco Silvestre ‘Checco’, vanta altri quattro componenti: alle chitarre Diego Arrigoni e Enrico Zapparoli, al basso Stefano Forcella, alla batteria Claudio Dirani.

Tutta la band va a prendersi la standing ovation di un ‘Palasele’ gremito di gente fino all’orlo. Il pubblico tutto in piedi applaude allo spettacolo che i Modà hanno inscenato seppur con una scenografia davvero essenziale, basata principalmente su giochi di luce e fasci colorati. Ma si può affermare con certezza che, anche se sul palco ci fosse stata la Tour Eiffel o la Statua della Libertà, tutti gli occhi sarebbero stati puntati comunque sugli indiscussi protagonisti della serata: i Modà.

Articolo di Federica Aloise

Foto di Enrica Bovi

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