ospedale7Cava de’ Tirreni.  L’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni, recentemente, è stata oggetto di importanti interventi di ristrutturazione, in particolar modo per la U.O. di Cardiologia – UTIC, U.O. di Radiologia e il Pronto Soccorso, per cui si sono resi necessari notevoli investimenti economici.

Il Commissario ad Acta per la Prosecuzione del Piano di Rientro del Settore Sanitario della Regione Campania ha approvato il riassetto della rete ospedaliera e territoriale, prevedendo interventi in dismissione, riconversione e riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare adeguati livelli di assistenza.

Tale decreto, per l’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni, ha previsto l’accorpamento con l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona e S.Giovanni di Dio” di Salerno e il trasferimento di alcune funzioni presso l’Ospedale “Villa Malta” di Sarno, senza che lo stesso indicasse il numero di posti letto.

Il numero di posti letto, pari a 100, fu stabilito, successivamente e si convenne anche che le U.O. di Fisiopatologia Respiratoria, Endocrinologia e Geriatria dell’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni fossero trasferite all’Ospedale “Villa Malta” di Sarno. Ciò ha comportato, ovviamente, un primo depotenziamento dell’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni.

Questi 100 posti letto, sebbene il Decreto Regionale n. 49 del 27 settembre 2010 ne attribuisca all’Ospedale di Cava de’ Tirreni di fatto zero, sono stati temporaneamente attribuiti dalla direzione dell’azienda che, in virtù di una convenzione con la Regione Campania, attualmente detiene 1037 posti letto
di cui poter disporre in piena autonomia.

Alcune proposte presentate sul territorio di Cava de’ Tirreni si sostanziano nella trasformazione dell’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” in una piattaforma di emergenza e stabilizzazione avanzata, comunemente conosciuto come pronto soccorso attivo.
Questo significa che tali proposte evidenziano due aspetti fondamentali:
· non c’è alcuna volontà di “lottare” affinché l’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni non sia chiuso definitivamente, evitando di rappresentare le istanze popolari;

· alcuni cittadini che si definiscono “attivi” avanzano proposte che in realtà possono essere considerate diritti già acquisiti, in quanto esistono atti d’intesa e di indirizzo per cui la Città di Cava de’ Tirreni sarà inserita nel piano d’emergenza-urgenza e, quindi, l’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” si trasformerà automaticamente in un pronto soccorso attivo con 3 posti di osservazione breve intensiva, come è logico che sia.

E’ impensabile razionalmente non dotare la cittadinanza cavese almeno di un pronto soccorso attivo, in quanto si può tranquillamente affermare che come soluzione di minima è nella natura delle cose in considerazione sia della densità abitativa che del bacino di utenza del territorio.
A supporto di tale considerazione, si evidenzia il recente caso dell’Ospedale del Comune di Agropoli, che versava nelle stesse identiche condizioni burocratico-amministrative di quello di Cava de’ Tirreni, che a seguito di chiusura è stato trasformato in un pronto soccorso attivo pur avendo un bacino di utenza di gran lunga inferiore a quello di Cava-Costa d’Amalfi.

Il Meetup/CaVa5Stelle – “Gli Amici di Beppe Grillo” di Cava de’ Tirreni,
visto che a breve sarà nominato il nuovo Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona e S.Giovanni di Dio”, in forza di una recente sentenza del consiglio di stato che ne impone la nomina, rivolge l’appello che segue ai Cittadini Parlamentari del M5S Campania – Circoscrizione II:
· rappresentare, ad avvenuta nomina, al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona e S.Giovanni di Dio”, l’esigenza di salvaguardare la completa operatività dell’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni, compresi i 100 posti letto ad oggi ancora attivi.

· formulare apposita interrogazione parlamentare al Ministro della Salute al fine di evidenziare che il mancato inserimento dell’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni nell’ambito del Decreto Regionale 49 del 27 settembre 2010 costituisce non solo “danno” inaccettabile per un
territorio quale quello di Cava-Costa d’Amalfi e la sua popolazione, ma anche lesione di un diritto alla salute tutelato costituzionalmente e richiedere la revisione del Decreto Regionale, così come già avvenuto per alcune realtà del napoletano, che definisca una nuova programmazione più vicina alle esigenze dei cittadini del territorio Cava-Costa d’Amalfi.

Non è possibile permettere che il diritto all’assistenza medica di un così vasto territorio sia violato e fortemente compromesso, in considerazione anche dei lunghi tempi di percorrenza cui il malato sarebbe soggetto per il trasferimento o raggiungimento di adeguate strutture sanitarie nelle immediate vicinanze, quali il “Ruggi d’Aragona e S.Giovanni di Dio (Salerno) o il “Umberto I” (Nocera Inferiore), strutture ospedaliere, già al massimo delle proprie capacità lavorative, che potrebbero “collassare” a causa dell’aumento sproporzionato di richieste di visite ambulatoriali ed esami strumentali determinati da un maggiore flusso di utenti.