Sala Consilina. Visti gli atti e ascoltati i responsabili, ieri la Commissione di Garanzia di Salerno, ha deciso di annullare tutto e di commissariare il Circolo del Partito Democratico di Sala Consilina fino a data da stabilirsi.
Secondo Fasano, segretario uscente del Pd, le votazioni sono state falsate da presunti brogli soprattutto in vista di tesseramenti fatti all’ultimo momento. Il suo ricorso nei confronti del suo rivale eletto a pieni voti, Fabio Longo , è stato accolto dalla Commissione Provinciale.
A seguito di questo increscioso accaduto, si esprime con queste parole sul Circolo del PD di Sala Consilina: “Bisogna cambiare il modo di fare politica nel nostro territorio o sarà sempre più difficile cercare di coinvolgere le persone a partecipare alla vita politica e affrontare, in maniera serena e responsabile, i problemi reali del nostro territorio. Ho intrapreso la mia strada nel PD grazie alle primarie di febbraio, che hanno visto Matteo Renzi tra i protagonisti e la nascita dei rinnovatori democratici Vallo di Diano. A Renzi non si può negare la capacità di aver saputo ridestare l’entusiasmo dei giovani, coinvolgendoli e ridandogli quel minimo di speranza per programmare seriamente il futuro dell’Italia. Dopo quello che è successo all’interno del circolo di Sala Consilina, durante le elezioni del 1° novembre, non posso che essere rammaricato. Da giovane, che si è da poco affacciato alla vita politica – partitica, mi sento di condannare l’atteggiamento di tutte le forze politiche presenti quella sera. Si continuano a creare situazioni di contrasto e litigi che, non solo continuano a indebolire il PD locale, ma anche ad allontanare tutti coloro che vogliono avvicinarsi al partito e cercare, anche a piccoli passi, di cambiare il modo di fare politica. Rinnovamento politico non significa ricambio generazionale, significa rivedere e cambiare i modi e il linguaggio con cui si affrontano le cose. Quindi mi auguro vivamente che in futuro le discussioni accese e i diverbi si verifichino nel discutere delle tante e serie problematiche che riguardano il Vallo di Diano, dove io e tanti miei coetanei abbiamo deciso di ritornare a vivere”.