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Matteo Renzi lunedì chiederà la fiducia alla Camera e al Senato, dopo aver presentato la lista dei nomi dei ministri sabato mattina.  Alla luce dell’ incontro con il Capo dello stato, avvenuto ieri sera, il premier incaricato dichiara soddisfatto “E’ stato un incontro molto positivo. Siamo molto avanti con il lavoro, con qualche nodo ancora da sciogliere”.

Un resoconto che il segretario del Pd ha stilato dopo i due giorni di consultazioni, durante i quali si è confrontato con i rappresentanti dei maggiori partiti: Nuovo Centro Destra, Forza Italia e Movimento 5 Stelle: “Dopo un giorno e mezzo di incontri, dialoghi ed approfondimenti, sono decisamente convinto che ci siano le condizioni per fare un ottimo lavoro”.

 Nel programma di Renzi sono previsti immediati interventi di taglio dei costi della politica, riforme costituzionali ed istituzionali, e da marzo temi riguardanti il lavoro, la riforma del fisco e della pubblica amministrazione, per arrivare a luglio con un resoconto delle riforme da presentare all’Europa.

Riconfermata la maggioranza che aveva sostenuto Letta, gli unici intoppi per adesso riguardano l’opposizione di Angelino Alfano in tema di legge elettore ed approvazione del programma di “Jobs act”, insieme alla scelta della squadra di governo che tarda a delinearsi.

Da ieri si è dato il via al toto ministri, di cui si è discusso nella sede del Pd di via Nazzareno dove Matteo Renzi ha incontrato gli esponenti del Partito.  In quest’occasione il leader del Pd  ha anche tenuto a specificare che non lascerà la guida del Partito di cui sarà solo “allargata la segreteria agli esponenti della minoranza Pd”.