Immacolata beinaschiPagani. Ritornano nella chiesa del SS. Corpo di Cristo i dipinti sequestrati quasi 30 anni fa. L’8 marzo si terrà la cerimonia di presentazione delle opere.

Il 29 Gennaio 1985 la Guardia di Finanza di Salerno effettuò un sequestro di opere d’arte in possesso di un commerciante di antiquariato, che si sono rivelate appartenere alla chiesa del SS. Corpo di Cristo di Pagani. In quella occasione le opere furono affidate in custodia giudiziale alla Soprintendenza di Salerno, e successivamente tre dipinti furono affidati alla Guardia di Finanza di Napoli presso la Caserma Zanzur. La vicenda giudiziaria è andata avanti per diversi anni fino al pronunciamento del 1997 quando il Tribunale di Salerno ha rigettato l’istanza di restituzione del commerciante.

Il dissequestro, invece, è avvenuto lo scorso anno e il Tribunale di Salerno ha dispoto “la restituzione dei beni ancora in sequestro”. Finalmente, in data 22 Gennaio 2014 sono stati restituiti i dipinti conservati  presso la Guardia di Finanza di Napoli. Si tratta di tre dipinti di diversi autori. Di questi ha una spiccata rilevanza l’Immacolata  di Giovan Battista Beinaschi, un pittore piemontese trasferitosi a Napoli alla fine degli anni sessanta del Seicento. Il suo stile è caratterizzato da una forma di barocco tenebroso che coniuga le istanze luministiche di memoria naturalistica con la più moderna cultura cortonesca. La sua produzione napoletana, per alcuni versi alternativa a quella di Luca Giordano, offre spunti al giovane Francesco Solimena.

S. Anna , s. Gioacchino e la Vergine accolti in paradisoIl secondo dipinto è costituito da una Madonna Addolorata con puttini, la cui definizione stilistica è riconducibile alla produzione tarda di Angelo Solimena, alla fine del Seicento, dopo la campagna decorativa per il duomo di Sarno, datato 1694. Il terzo dipinto presenta un soggetto inusuale. Esso raffigura, infatti, S. Anna, s. Gioacchino e la Vergine bambina accolti in paradiso che reca un monogramma CG, impropriamente letto come Giacinto Diano. Probabilmente si tratta di Girolamo Cenatiempo, un artista fortemente collegato al pittoricismo giordanesco, con una datazione che difficilmente riesce a superare i primi anni del XVIII secolo.

Altri beni sono ancora in affidamento alla Soprintendenza BSAE di Salerno, ossia due dipinti ( S. Rocco e S. Lucia), un pulpito ligneo ed un mobile di sacrestia, che saranno restituiti appena l’Autorità Giudiziaria avrà emesso un’apposita determinazione.

La restituzione dei dipinti, anche se a distanza di anni, costituisce indubbiamente una importante acquisizione per i beni culturali non solo di Pagani, ma dell’intera Diocesi di Nocera-Sarno.

Pertanto il giorno 8 marzo, alle ore 19,00, presso la chiesa del SS. Corpo di Cristo si svolgerà una cerimonia ufficiale alla presenza del vescovo, S.E. Mons. Gentile, della rappresentanza della Guardia di Finanza, del Comune di Pagani e della Soprintendenza BSAE di Salerno.