forestale fuciliCasalvelino. Sono stati colti in flagranza di reato i due bracconieri che si erano introdotti nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni per cacciare. A seguito di una segnalazione giunta alla Centrale operativa del 1515, la Guardia Forestale si è recata in località “Foresta” nel comune di Casalvelino.

Seguendo un sentiero di terra battuta e udendo l’abbaiare dei cani i forestali hanno colto sul fatto due cacciatori, di 50 e 37 anni residenti a Casalvelino, che armati di fucile stavano facendo una battuta di caccia in area protetta.

La Legge Quadro sulle aree protette e le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio prevedono per la caccia nei Parchi Nazionali l’arresto fino a 6 mesi e l’ammenda da 464 a 1549 euro, mentre per l’introduzione di armi non autorizzate, la legge prevede l’arresto fino a 6 mesi e l’ammenda da 103 a 12.911 euro.

Le Giubbe Verdi hanno sequestrato le armi e le munizioni, deferendo alla competente A.G. di Vallo della Lucania i due bracconieri.

L’attività di controllo della Guardia Forestale è rivolta anche a tutelare la pubblica incolumità e la salute dei consumatori, poiché le carni non sono sottoposte ad alcun controllo sanitario e pertanto il loro consumo mette a serio rischio la salute della collettività.