Citro---GiordanoPellezzano. Tre giorni fa Pasquale Giordano ha lasciato gli incarichi da assessore e vice sindaco del Comune di Pellezzano. “La mia è una decisione sofferta”, scriveva nella sua lettera di dimissioni, “maturata da tempo e rinviata sino a oggi con la speranza che si potesse determinare una netta inversione di tendenza nell’azione di un ‘non governo’ a cui abbiamo potuto solo assistere, a causa dell’inagibilità politica che ha connotato l’operato di questa amministrazione”.

Una scelta, quella dell’ingegnere Giordano, che ha spiazzato il sindaco Carmine Citro. Infatti, il primo cittadino reputa la sua amministrazione un “luogo di confronto e di dialogo”. “In quattro anni e mezzo da vice sindaco, Pasquale Giordano non mi ha mai manifestato una situazione di disagio“, ha commentato Citro, “Le sue dimissioni sono immotivate ed incomprensibili.  Ha sempre avuto la possibilità di presentare proposte e partecipare attivamente alla vita comunale, a maggior ragione per il rilievo della sua carica da vice sindaco, senza essere ostacolato”.

“Avrebbe dovuto informarmi personalmente prima di inviare la lettera di dimissioni”, ha aggiunto il Sindaco, “Non mi aspettavo un comportamento del genere soprattutto perché arriva da un vice sindaco. La nostra è un’amministrazione in cui si lavora insieme, siamo un gruppo fervido di idee e progetti. Trovo fuori luogo il momento in cui Giordano ha deciso di far venire fuori certe cose”.

Secondo il primo cittadino di Pellezzano, ci sono aspirazioni e motivazioni personali alla base delle scelte di Pasquale Giordano: “Mi chiedo perché abbia scelto di farlo in prossimità della campagna elettorale del 2014. Evidentemente aspira alla carica da sindaco“.

Di seguito la lettera di dimissioni di Pasquale Giordano:

“E’ con amarezza e rammarico, seppure senza alcuna vena polemica, che rassegno le mie dimissioni dalla carica di assessore e vice sindaco del Comune di PellezzanoLa mia è una decisione sofferta, maturata da tempo e rinviata sino a oggi con la speranza che si potesse determinare una netta inversione di tendenza nell’azione di un ‘non governo’ a cui abbiamo potuto solo assistere, a causa di un elemento che si è rilevato sempre più incombente ovverosia l’inagibilità politica che ha connotato l’operato di questa amministrazione.

Non rinnego nulla della mia esperienza. Ho sempre cercato con tutto me stesso di dare un contributo in favore della comunità pellezzanese di cui sono parte ma ho dovuto riscontrare, soprattutto in questa seconda parte della consiliatura, la totale impossibilità di portare avanti progetti adeguati e di dare seguito a decisioni che avessero le necessarie e giuste connotazioni per un’azione di Governo finalizzata verso il bene della collettività. Ci siamo sempre più incardinati nel ‘manicheismo’  e l’effimero potere della Giunta non è stato in nessun modo di utilità per il contesto sociale. Se tale situazione si è determinata, la responsabilità, evidentemente, è di tutti noi.

E’ questo il tempo di cambiare. E’ necessario e vitale intraprendere un nuovo percorso, per  riportare in primo piano la lealtà ed il confronto democratico: elementi indispensabili per una buona ed efficace azione di governo.

Continuerò nel mio impegno politico, siederò ancora in Consiglio e,  nel mio ruolo  indipendente, cercherò di essere ancora più propositivo e proverò a dare il mio contributo costruttivo al confronto. L’impegno, in tal senso, sarà forte e continuo, orientato a determinare nella comunità pellezzanese la consapevolezza delle grandi opportunità che abbiamo di fronte e che dobbiamo assolutamente cogliere, per dare le giuste risposte alle istanze sempre più pressanti della cittadinanza. Sarà teso a rinsaldare e a ricostruire il rapporto  fra l’azione amministrativa  e la popolazione amministrata.

Bisogna recuperare il grande valore della cittadinanza. Cittadinanza, appunto, è questo il mio obiettivo politico prioritario, ed è da sempre per me la finalità basilare, perché solo responsabilizzando la comunità nel suo insieme potremo giungere ai risultati cui credevo si potesse arrivare con questa amministrazione. Ed è proprio nella costante attività di ascolto della popolazione , unico vero giudice della attività amministrativa e politica, che è maturata tale scelta.

Abbiamo un quadro amministrativo, infatti, deteriorato e alla mancanza di risorse dobbiamo, necessariamente, corrispondere capacità progettuali, è, oramai, inderogabile la necessità di dare corso alla realizzazione di  un piano energetico. Per quel che riguarda i servizi  bisognerà mettere in campo un’azione forte e incisiva per dare risposte concrete alla nostra comunità. E potrei andare avanti… Vi potrebbe apparire paradossale che sia un componente di giunta che afferma tutto questo; il motivo è nel fatto che abbiamo dimenticato il coraggio e non siamo capaci di ricordare che è un valore quello di saper cambiare idea e dire con chiarezza che il potere per il potere, a chi non ha interessi personali , come me , può anche non interessare.”

Chiara Amato