immagine-evidenza-arrestatiNocera Inferiore. Oggi a Nocera Inferiore i Carabinieri del  Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia emesso nei confronti di due incensurati, Giuseppe Amato 50 anni e Francesco Mazzaro 32 anni, entrambi di Sant’Egidio del Monte Albino ritenuti responsabili di usura ed estorsione continuate in concorso aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Vincenzo Montemurro, sono scaturite a seguito di denuncia della vittima ormai in preda alla disperazione ed alla paura conseguente alle  minacce verso la propria persona e la famiglia.

Tutto ha avuto inizio nell’ottobre del 2012, quando a fronte di difficoltà economiche, il denunciante, un operaio residente a Cava de’ Tirreni, si é visto costretto a rivolgersi a Giuseppe Amato che gli ha accordato un prestito iniziale di 15mila euro con la pretesa della restituzione di ben 21mila euro entro il primo mese. Da qui la lenta ed inesorabile caduta nella disperazione di fronte  ad interessi che facevano lievitare in modo esponenziale la somma pretesa fino all’ammontare di 250mila euro, il tutto con l’inevitabile seguito di minacce e pressioni volte a coartare la volontà della vittima. Tutto questo ha avuto il suo sviluppo nel volgere di un anno. A fronte delle obbligazioni sempre più pesanti, la vittima consegnava a garanzia del debito assegni per importi sempre maggiori così  come richiesto dagli usurai. Questi ultimi erano arrivati al punto di pretendere che la vittima  vendesse un immobile di sua proprietà onde totalizzare la somma richiesta per l’estinzione del debito.

Dopo che vittima ed usurai hanno fissato un incontro nei pressi del casello autostradale di Nocera Inferiore, ad avvenuta consegna di una piccola somma di denaro all’interno della vettura della vittima, i militari sono intervenuti bloccando il 32enne, recandosi subito dopo a casa di  Giuseppe Amato dove sono stati rinvenuti e sequestrati, oltre agli assegni lasciati in garanzia dalla vittima, un revolver calibro 38 special, con relativo munizionamento, una pistola semiautomatica giocattolo, priva del tappo rosso, e denaro contante sulla cui provenienza sono in corso accertamenti.

I fermati sono stati ristretti presso il carcere di Salerno Fuorni a disposizione dell’A.G.