AlbanellaAlbanella. Panettone e champagne per festeggiare il nuovo ma anche per auspicare una nuova vittoria alle elezioni. Ad Albanella l’amministrazione comunale non bada di certo a spese quando trattasi di impiegare denaro pubblico per fini privati. Un party senza autorizzazione nell’oasi di Bosco, gestita dal WWf ma di proprietà del comune, è l’ultima trovata esilarante del sindaco Giuseppe Capezzuto.

Stando a quanto riferisce il consigliere di minoranza Pasquale Mirarchi, nella serata di ieri, il primo cittadino assieme ad un pugno di fedelissimi, avrebbe brindato al 2014 nel parco naturale appositamente aperto per l’occasione.

Nonostante trattasi di un bene pubblico l’accesso era rigorosamente su inviti

“So – dice Mirarchi – di persone che allertate dal tam tam generato dalla notizia,  si sono recate sul posto a cui è stato impedito di partecipare perché non erano state invitate”

Pochi i prescelti che hanno avuto l’onore di partecipare

“Chi c’era – continua il consigliere – mi ha detto che  non superavano le 50 persone. Questa – sottolinea – è l’ennesima dimostrazione di come la giunta Capezzuto concepisca la politica: un mezzo per accaparrarsi consensi e mezzi di sostentamento. A breve presenterò un’interrogazione in consiglio comunale”

L’ira per un fatto di inaudita gravità e la sua proverbiale passione per l’amministrazione della cosa pubblica induce Mirarchi ad una provocazione: “Invito chiunque si candiderà alle prossime elezioni amministrative a rinunciare alle indennità esattamente come faremo noi con la nostra lista” Il ragionamento del consigliere parte da una dato inequivocabile: ad Albanella l’amministrazione costa 71.800 euro all’anno che moltiplicato per la durata dell’intera consiliatura fanno 359.000 euro in un quinquennio. Soldi che potrebbero essere spesi in altro modo:  “La politica per me è un servizio da offrire alla comunità. Non è più pensabile di sostenersi con i proventi dell’attività amministrativa. Propongo quindi di devolvere il tutto alla cura del verde pubblico ed al sociale”.

Nessuna strumentalizzazione in vista delle prossime elezioni

“Vivo del mio lavoro, alle prossime elezioni mi candiderò ma solo per spirito di servizio”

Il finale è tutto riservato ad una battuta rivolta al sindaco ed al suo enturage “Se proprio amano le bollicine, la prossima volta, anziché lo champagne, bevano acqua minerale. Costa meno e si rimane senz’altro più sobri”

Sobrietà, in tempi di crisi non può che essere la parola d’ordine. Proprio quella che manca alla politica, ad Albanella, e non solo.

Raffaele de Chiara

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