12004739_10152914028008239_8606546635207095513_nGiffoni Valle Piana.Il Sindaco esce a testa alta da questa storia. Ha fatto tutto per la sua città”. Con queste parole, intrise di amarezza e biasimo, Russomando ha salutato il paese che ha governato per anni.

Nove voti contrari, sei favorevoli e due astenuti: così ieri sera il Consiglio comunale ha votato sul secondo punto dell’ordine del giorno, relativo all’approvazione del bilancio preventivo, sancendo, in questo mondo, la fine dell’esperienza politica dell’ormai ex Sindaco Paolo Russomando e aprendo la strada al Commissario, che sarà nominato dalla Prefettura entro tre giorni.

Questo l’epilogo di una vicenda che ha seminato malcontento e preoccupazione negli ultimi giorni tra i cittadini giffonesi, accorsi ieri numerosi per conoscere quale sarebbe stata la sorte del paese e la propria.

Davvero alta la tensione che si percepiva in sala. Non sono mancate toni di dissenso tra i presenti, alcuni dei quali hanno provato a far sentire la propria voce con il rischio di essere allontani dall’aula.

Taglienti e diretti sono stati gli interventi dei membri del Consiglio che hanno preso la parola: nessuna velatura, nessun filtro. Un gioco a carte scoperte.

12049281_10152914027288239_7792264200120854646_nDure le critiche dell’opposizione al manifesto con cui il Sindaco ha tappezzato i muri del paese giorni fa, a seguito della prima mancata approvazione del bilancio, in sede di Consiglio, lo scorso 10 settembre, e in cui aveva esposto le conseguenze di “un atto di irresponsabilità”, prime fra tutte il blocco di importanti lavori (Intervista al Sindaco Russomando). Teorie infondate, secondo l’opposizione.

“La responsabilità di quanto sta accadendo è del Sindaco e di chi lo sostiene – tuona il capogruppo dell’opposizione Antonio Giuliano – Tutto questo succede perché il Sindaco ha creato le condizioni per far sì che il bilancio non venisse approvato”.