Nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio il nuovo allenatore della Salernitana, Davide Nicola, ha incontrato i giornalisti accompagnato dal Presidente Danilo Iervolino e dal Direttore Sportivo Walter Sabatini. A seguire riportiamo le dichiarazioni più significative.
Davide Nicola. “Ho trovato un gruppo di calciatori seri e con predisposizione al lavoro con i quali è possibile fare, da questo momento in poi, cose diverse, con idee diverse per ottenere risultati migliori e possibilmente il massimo.
Ho fatto, con il mio staff, un’analisi dettagliata dei calciatori in questi primi due giorni, pensando ai principi di gioco e alle idee che vogliamo proporre trasferendole ai calciatori, per giocare con coraggio. Tatticamente abbiamo idee già molto chiare e le metteremo in pratica da subito.
Io non spero, ma desidero e lavoro. Per quello che voglio realizzare c’è da fare un bel percorso, impegnativo, per esprimere quello che vorremmo interpretare in campo c’è bisogno di determinati requisiti da parte dei calciatori, ed è su questo che stiamo lavorando fin da subito.
Mi ha colpito molto la simpatia che questa squadra esprime guardandola da fuori. Nelle ultime due gare, in particolare, ho capito che questa squadra ha potenzialità inespresse e margini di miglioramenti notevoli.
Ci sono un sacco di giocatori forti che ho allenato e tanti altri altrettanto forti che avrei voluto allenare. Quando mi sono presentato alla squadra ho detto loro, vi dirò quello che ho intenzione di fare ma per farlo ho bisogno del vostro aiuto. Quello che è importante è chiedersi cosa vuoi fare e come vuoi farlo.
In merito al match con il Milan di sabato prossimo, noi dobbiamo lavorare su noi stessi per sentirci capaci di fare ciò che abbiamo in mente di fare a prescindere dall’avversario che abbiamo di fronte. Dobbiamo sempre mettere in campo aggressività, coraggio, idee ed organizzazione.
Il primo obiettivo per me è produrre un cambiamento di atteggiamento. Sono qui con un contratto mentale di tre mesi, se riuscirò a produrre un cambiamento mentale nella squadra in questo periodo mi riterrò soddisfatto. Quello che potrà venire dopo non mi interessa al momento.
Ribery è un campione nella testa, che ha una mentalità da campione, ma ogni giocatore ha una qualità particolare rispetto agli altri e il nostro compito è quello di riuscire a mettere insieme la qualità migliore di ogni calciatore al servizio del collettivo.
Per me l’espressione di gioco è subordinata alla qualità dei calciatori che ho a disposizione. La mia idea di calcio è quella di schierare più giocatori qualitativi possibili e per qualità intendo non solo quelle tecniche, ma anche quelle fisiche, caratteriali, mentali, per esprimere il massimo delle nostre potenzialità.
Quello che mi ha colpito più di tutto e convinto ad accettare la proposta di allenare la Salernitana è il progetto che la società ha in mente, una condivisione di valori che io sento mia“.
Danilo Iervolino. “Io voglio tutto e subito, io ho l’animo gentile e il temperamento di un grande guerriero. Quando ho chiamato il Direttore Sabatini ed il Mister Nicola non ho chiesto loro di andare avanti ordinatamente ma scompostamente, vinciamo, combattiamo, tutti insieme, dalla governance al management fino a tutte le altre componenti, in particolare i calciatori.
Vengo fuori da un mondo punta e tacco ma qua, alla Salernitana, io sono venuto per tirare fuori tutta la grinta. Questo è il dna che voglio per questa società e peri questa squadra. Ho un entusiasmo incredibile e sono ancora ottimista per la salvezza, soprattutto se ci fanno recuperare le due partite con Udinese e Venezia.
Il progetto è nato nel segno della discontinuità, c’era bisogno di creare un nuovo gruppo. Ora c’era bisogno di cambiare anche la guida tecnica. Il cambiamento è una scintilla, una necessità di dare un segnale forte a tutti. Era necessario cambiare direzione. Oggi dopo questa conferenza stampa sono ancora più convinto che la scelta di cambiare è stata quella giusta, soprattutto dopo aver sentito le parole del Mister.
Io sono realmente felice di essere a capo della Salernitana. Ho una gioia nel gestirla, non mi pesa il lavoro e mi sto appassionando al 100%. Un po’ di amarezza per le ultime due partite, per i risultati deludenti e qualche decisione arbitrale discutibile.
Per quanto riguarda la capienza dell’Arechi ho appeno avuto notizia che siamo molto vicini all’aumento di altri duemila posti già dalla partita con il Milan di sabato prossimo. Per il centro sportivo stiamo valutando diversi suoli alcuni in zona ASI ed anche nella cintura urbana. Vogliamo fare investimenti non solo per la Salernitana e le giovanili, ma anche per gli altri sport. Il calcio va visto come volano capace di creare un circolo virtuoso per la comunità ed il territorio.
Per gli allenamenti aperti ai tifosi, sicuramente lavoriamo per coinvolgerli in un’esperienza immersiva, attraverso il ricorso alla tecnologia con i tablet e gli smartphone.
In merito alla nomina del nuovo Presidente di Lega, io appoggerò la candidatura di Carlo Bonomi che reputo la migliore possibile in questo momento“.
Walter Sabatini. “La quota salvezza non la voglio pensare. Voglio pensare alle cose che facciamo e al lavoro dell’allenatore e del suo staff con la squadra, della quale mi fido perché ritengo sia una squadra ancora inespressa nelle sue qualità. Io penso solo a veder giocare la squadra bene per vincere le partite a partire da quella di sabato prossimo con il Milan.
Spesso i calciatori non riescono a dare fondo a tutte le energie nervose e in certi casi ci vogliono segnali forti dall’esterno per fargliele utilizzare tutte e sono convinto che l’arrivo del nuovo Mister a Salerno sarà decisivo in tal senso”.