Seguendo le orme di una delle coppie più famose di Hollywood, Marylin Monroe e Joe di Maggio, che scelsero, nel 1954, Tokyo come meta del loro viaggio di nozze, gli sposi salernitani, Luisa Fasano e Alessio Mogavero, hanno scelto il Paese del Sol Levante come meta della loro luna di miele, realizzando così un sogno tenuto a lungo nel cassetto.

I due giovani sono stati attratti dal forte appeal del Giappone, Paese caratterizzato da paesaggi al limite dell’immaginario per noi occidentali e da una cultura istrionica: ricco di arte, cucina, design, un connubio di diverse esperienze che lo rendono particolarmente attrattivo e affascinante.

Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio
Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio

Luisa e Alessio cercavano un’opportunità che rendesse il loro viaggio di nozze unico e indimenticabile, un’esperienza che rimanesse indelebile nella loro vita, con diverse possibili mete, dalle spiagge alle città, dai musei alla natura, un buon mix di relax e avventura per provare attività mai sperimentate. E il Giappone è stata la quadratura del cerchio.

Il Paese dai mille volti, infatti, li ha sorpresi fin dal primo momento: estasiati dall’architettura iper-moderna di Tokyo, da quella tradizionale di Kyoto, dai mercati, dai templi, dalla cucina, dalla natura. Insomma, da tutto ciò che rende unica e del tutto insolita questa terra così remota e affascinante.

Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio

La data del matrimonio, celebrato nel periodo di fine estate 2023, non ha consentito agli sposi di assistere alla magia dell’hanami, la magnifica quanto poetica fioritura dei ciliegi, quello che possiamo definire un viaggio nel viaggio, e anche l’autunno, con i suoi ammalianti colori e il foliage non era ancora pronto a dare spettacolo, ma il Giappone, in ogni caso, ha saputo regalare emozioni uniche e che rimarranno per sempre impresse nei loro cuori.

Prima tappa del loro viaggio, la capitale, Tokyo, che li ha sconvolti per la sua ricchezza di tradizione e modernità, un mix esplosivo che li ha lasciati a bocca aperta. Metropoli enorme, dinamica e incalzante dove le distanze sono importanti ma vengono annullate dall’imponente ed efficientissima rete di trasporto pubblico, la migliore al mondo, che collega tutti i quartieri e che è parte integrante della città, regina della tecnologia e dell’efficienza.

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Indimenticabili le visite al Museo Hokusai, al quartiere di Asakusa con il Tempio Senso-Ji del VII secolo e il lungo viale Nakamise-dori con i suoi tradizionali negozi. E poi, le splendide passeggiate all’esterno del Palazzo Imperiale, attraversando il famoso Ponte Nijubashi, nell’elegante quartiere di Ginza e la visita al Bunkyo Civic Center, grattacielo con piattaforma panoramica con splendida vista sulla città, hanno fatto emergere i variegati aspetti e le innumerevoli caratteristiche di questa sorprendente Capitale.

L’affascinante viaggio è continuato poi con la visita di Kamakura, città ricca di storia, santuari e templi, Hakone, località da cui ammirare i bellissimi panorami sul Monte Fuji, Shirakawa-go, patrimonio mondiale dell’Unesco, una cartolina di mondo rurale che il tempo non ha modificato, villaggio con le caratteristiche case dal tetto spiovente di paglia, tra cui spicca la Wada House, la più grande fattoria tradizionale in stile gassho, costruita alla fine del periodo Edo (1603–1867) e la cui visita equivale a un viaggio indietro nel tempo, quando le grandi famiglie vivevano e coltivavano insieme.

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Dopo una sosta ristoratrice e quanto mai opportuna nella località termale di Kaga-Onsen, tappa obbligata a Kanazawa, cittadina che evoca le atmosfere del Giappone feudale, dove geisha, samurai e ninja si muovono in uno scenario pittoresco di rara bellezza, tra case storiche, monumenti, preziosi giardini e antiche tradizioni, con visita dello splendido giardino Henroku-en, del castello, della casa museo della famiglia Nomura, intrisa dello spirito dei samurai, e delle antiche abitazioni di Higashi Chaya, il quartiere delle geisha.

Il viaggio è proseguito poi con un’altra tappa obbligata, Osaka, con visita al maestoso castello, patrimonio mondiale dell’Unesco, e al meraviglioso parco di Koko-en, e a seguire visita al Santuario di Itsukushima, costituito da una serie di strutture a palafitta che risalgono al VI secolo, sull’isola di Miyashima, nota anche per il maestoso Torii, portale sacro che sorge sulla costa, passando poi per Hiroshima e visita al museo e al parco del memoriale della pace e alla cupola della bomba atomica, edificio che ha resistito all’esplosione atomica del 1945 e patrimonio mondiale dell’Unesco.

Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio

Questo meraviglioso viaggio si è concluso poi a Kyoto, la città dei mille templi, vero e proprio scrigno di antichi templi buddisti e santuari scintoisti circondati da meravigliosi giardini, con visita al padiglione d’oro del Kinkagu-ji, tempio simbolo della città di Kyoto dove è stato visitato anche il tempio Ryoan-ji, famoso per il suo giardino zen di roccia.

A Nara, antica capitale del Paese, non poteva mancare la visita al tempio Todai-ji, nel parco cittadino dove vivono numerosi daini in semi libertà e dove è custodito il Grande Buddha, una delle statue in bronzo più grandi al mondo.

Luisa e Alessio, durante la luna di miele, oltre a godere di tutte queste bellezze sono rimasti anche colpiti dalla avanzata tecnologia che permea la vita quotidiana dei giapponesi in tutti gli aspetti, dai mezzi di trasporto, si pensi ai “treni proiettile” ad alta velocità, fino a 400 kmh, pulitissimi e sempre in perfetto orario, alla diffusione capillare dei veicoli con propulsione elettrica, nel rispetto dell’ambiente e della quiete pubblica, alle avanzate funzionalità digitali a disposizione dei cittadini nella quotidianità, anche in tema di scuola, sanità e rapporti con la pubblica amministrazione.

Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio

Altri aspetti rilevanti che hanno colpito i due giovani sono la rigida educazione e la gentilezza dei giapponesi, nonché la proverbiale accoglienza ed attenzione dimostrata nei loro confronti, frutto del grande rispetto per il prossimo insito nella cultura e nella mentalità nipponica.

Un episodio su tutti. Al momento del pagamento del pranzo alla cassa in un ristorante, gli sposini salernitani sono stati avvicinati dallo Chef e dal suo staff, i quali, interrompendo per alcuni secondi l’attività in cucina, li hanno ringraziati per aver mangiato sushi nel loro locale con il classico gesto dell’inchino.

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A proposito di ristorazione, anche la motivazione dell’uso delle bacchette al posto delle posate, che discende dalla sacralità del cibo che non va quindi infilzato e “violato” ma prelevato delicatamente, ha incuriosito e colpito la loro sensibilità.

Ulteriori caratteristiche etiche, sociali e di costume evidenziatesi durante questo viaggio sono il senso civico delle persone, il silenzio che diventa “assordante” in considerazione del notevole flusso quotidiano di persone e veicoli che affollano le strade e le piazze delle città giapponesi – Tokyo è una metropoli con circa 12 milioni di abitanti – soprattutto se paragonato alla chiassosità delle nostre città occidentali.

Interno del tempio buddista in Giappone

Del Giappone colpisce anche il senso di sicurezza durante le passeggiate, persino nelle ore notturne, e la grande pulizia in ogni angolo e scorcio delle città, nonostante l’assenza di cassonetti. La regola infatti prevede che ognuno trasporti eventuali piccoli rifiuti fino a casa, dove potrà smaltirli, e per strada, inoltre, ai fumatori è consentito di fumare solo in determinate aree loro riservate.

Caratteristiche, queste, conseguenti sia alle leggi nipponiche particolarmente severe in tema di decoro urbano, ordine e sicurezza pubblica, sia al proverbiale senso del dovere e rispetto delle regole dei giapponesi derivante anche dall’elevato livello di spiritualità proprio delle forme di religione, shintoista e buddista, praticate in massima parte dalla popolazione.

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Basti pensare che per visitare i templi, in particolare quelli shintoisti, dove vengono portati, per buon auspicio di una sana crescita soprattutto i bambini dalla nascita e fino al settimo anno di vita, è necessario passare preliminarmente attraverso il percorso della depurazione, mediante il lavaggio di mani, bocca e mestolo utilizzato per attingere l’acqua. Nei templi, ma anche nei castelli, inoltre, essendo tutti costruiti in legno di ciliegio, compresi i pavimenti, si entra scalzi.

Tra le divinità mitologiche comuni ad entrambe le religioni, spicca la figura di Inari, o anche Oinari, la kami (divinità giapponese) della fertilità, del riso, dell’agricoltura, delle volpi, dell’industria e del successo terreno. Le volpi di Inari o kitsune sono di un bianco candido e agiscono come sue messaggere ed è per questo motivo che nei templi giapponesi a lei dedicati è vietato entrare indossando pellicce animali o maltrattare gli animali, per il grande rispetto dovuto nei confronti di ogni forma di vita.

Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio

Ma a Luisa e Alessio non è sfuggito che i giapponesi sono anche famosi per aspetti più frivoli e meno spirituali. Ad esempio, danno molta importanza ai numeri, alcuni ritenuti molto positivi e portatori di fortuna, altri invece da evitare. Il numero 8 è considerato foriero di fortuna e prosperità, rappresentando l’infinito, in quanto perfettamente leggibile anche se capovolto, mentre il numero 4 rappresenta la morte e quindi anche nei locali pubblici, nei numeri civici e soprattutto negli ospedali se ne evita la numerazione.

Per quanto riguarda la figura della geisha, al contrario di quanto si pensa comunemente, sono da considerare intrattenitrici a tutto tondo, essendo dotate di un buon grado culturale derivante da anni di studi nel campo dell’arte, della musica e di altre discipline scolastiche, e non delle mere prostitute.

Sono avvezze ad annerire i denti e tenere una colorazione bianca e candida della pelle, caratteristiche considerate simbolo di sensualità. Per tale motivo in Giappone, in una parte della popolazione femminile, è ancora diffusa l’usanza di non esporsi ai raggi solari e andare in giro con gli ombrellini e i guanti lunghi anche in estate.

Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio

Il Giappone, divenuto negli ultimi decenni una delle mete preferite per i viaggi di nozze, offre innumerevoli opportunità di divertimento e attrattive turistiche. Il giro in risciò nel caratteristico quartiere di Asakusa a Tokyo, il glamping ai piedi del Monte Fuji, il bagno termale nell’antica valle del vulcano Hakone, la cerimonia del tè a Kyoto, il tramonto sul mare davanti alla grande porta rossa del santuario di Itsukushima, il volo in elicottero sulla baia di Osaka.

E ancora, un tuffo nelle acque cristalline delle paradisiache spiagge di Ishigaki, a sud dell’arcipelago delle Ryukyu e dell’isola di Miyako, meta favorita degli innamorati, sono tutte proposte perfette da vivere in due, all’inizio di una nuova vita insieme.

Viaggio di nozze in Giappone Luisa e Alessio

Per tutte queste ragioni il viaggio di nozze di Luisa e Alessio è stata un’esperienza che è valsa l’attesa e che non dimenticheranno mai. I due giovani immersi in un mondo totalmente diverso e sconosciuto ne hanno aperto le porte, ammirando le sue realtà e tradizioni più profonde e nascoste, illuminati dalle luci delle metropoli, rasserenati dalla quiete dei templi Zen, ammaliati dalle acque cristalline delle piccole isole e dalle foreste da fiaba: ecco perché il Giappone si è rivelato la meta ideale per coronare il loro sogno d’amore.