Salerno. Tre candidati alla segreteria provinciale del Partito Democratico animati da un unico spirito: il cambiamento. Nicola Landolfi, Sergio Annunziata e Vincenzo Pedace sono i tre i nomi attraverso i quali il Pd salernitano cerca il riscatto. Personalità diverse quelle dei tre candidati sebbene tutte animate dalla voglia di voltare pagina rispetto ad un passato non all’altezza delle aspettative del territorio. Il sei novembre ci sarà il verdetto delle urne.
“Io candidato alla segreteria? Guardi che io già sono il segretario, e lo sarò fino all’ultimo giorno del mio incarico” A dirlo è Nicola Landolfi battagliero come non mai, l’uomo più vicino al sindaco De Luca, mostra non poca irriverenza verso le altre candidature. “Le scelte degli altri non mi riguardano, non mi pongo proprio il problema, vado avanti sicuro per la mia strada. Il sei novembre si saprà se sarò ancora io il segretario”.
Ricandidato ma all’insegna del cambiamento, a chi gli auspica un nuovo partito più aperto al territorio e soprattutto diverso dall’attuale risponde senza usare mezzi termini: “Rappresento io stesso il cambiamento, tanto è stato fatto e molto altro c’è ancora da fare”.
Annunziata, ex sindaco di Atena Lucana ed attualmente assessore, “renziano di ferro” crede fermamente nella possibilità di cambiare: “C’è bisogno di aria nuova nel nostro partito, noi rappresentiamo la politica di Matteo Renzi sul territorio, una politica nuova e fuori dalle vecchie logiche di spartizione che hanno segnato la grande crisi del PD che arranca sempre di più nel superare il PDL” Nessuna polemica con il sindaco di Salerno gran mentore dell’altro candidato Nicola Landolfi. “Siamo colleghi di partito come tali non abbiamo nulla contro De Luca, l’unica cosa che diciamo è di non considerare il Pd come una sua appendice. C’è bisogno di un partito forte e vicino alle gente, lontano dalle cosiddette stanze dei bottoni. Spesso mi è capitato di parlare anche con Landolfi, è inutile sedersi dietro una scrivania ed osservare la realtà attraverso facebook, la vita reale è fuori dagli schermi dei computer; è tra la gente”
Annunziata non risparmia stoccate alle regole per votare il segretario. “Pagare 15 euro per sottoscrivere la tessera di adesione al partito in periodi in cui le persone fanno fatica a pagare 50 euro di bollette mi sembra francamente uno sproposito”. Non manca poi la solidarietà verso gli altri candidati “A Pedace e Landolfi faccio un enorme in bocca al lupo, la mia candidatura vuole essere semplicemente un contributo a rendere questo partito migliore”
Entusiasmo e voglia di fare sono invece i punti di forza della candidatura di Vincenzo Pedace 25 anni, studente universitario e segretario dei Giovani Democratici. Pedace non nasconde la sua profonda insoddisfazione per la direzione attuale presieuduta da Landolfi. “La mia candidatura nasce dalla stanchezza di subire una politica sempre più “salernocentrica” la nostra provincia non è solo la città di Salerno bensì tutto il territorio compreso l’agro nocerino. Landolfi – sottolinea – è ormai un megafono stonato del Sindaco De Luca. Continuare sulla strada già percorsa – sottolinea- significa la morte sicura del partito è necessario – conclude – chiudere il ciclo appena trascorso ed aprirne un altro”.
Guardare avanti è il mantra di tutti i candidati, peccato però che la partita per la segreteria si giochi tutta sull’eredità del passato e sul ruolo da darle.
Raffaele de Chiara