candidati_regionali_2010_de_lucaSalerno. Un appello agli uomini di buona volontà affinchè  remino tutti  nella stessa direzione: l’unità del partito.

L’ultimo mantra del sindaco Vincenzo De Luca indagato per la vicenda del Crescent arriva attraverso la pagina personale di facebook.

“Con tutto il disgusto che abbiamo accumulato – scrive De Luca – ognuno voti con serenità e secondo coscienza. Ognuno si liberi dallo spirito di crociata; ognuno sia pronto a unire le persone perbene e i militanti onesti. Ognuno sia pronto a costruire una forza politica in grado di contrastare il declino dell’Italia e di aiutare la povera gente”

Non mancano riferimenti diretti alla vicenda del tesseramento anomalo che ha portato nella provincia di Salerno ad un vero e proprio plebiscito a favore del candidato alla segreteria nazionale Matteo Renzi. Per De Luca non si sono verificati nessun tipo di brogli.

 “Nei giorni scorsi in conseguenza di un voto non gradito, che ha prodotto veri e propri impazzimenti, si è scatenata una campagna di confusione e di diffamazione a danno della federazione PD di Salerno, una federazione da sempre tra le più corrette d’Italia, dove non si registra nessun rigonfiamento di tessere, e dove gli iscritti e i votanti sono persone reali, non morti o extracomunitari di passaggio”.

Peccato però che come già documentato dal Corriere di Salerno in tempi non sospetti fu l’allora candidato alla segreteria provinciale Sergio Annunziata, da sempre professatosi a favore della politica del primo cittadino salernitano a denunciare il voto di “defunti” ed irregolarità di vario genere all’interno dei circoli Pd.

Immancabile il riferimento all’organo di partito deputato a far luce sull’accaduto responsabile a suo dire di non aver chiarito nulla.

“Dopo tutta quest’ira di Dio, apprendiamo che la commissione nazionale per il congresso ha assunto la decisione eroica di “congelare”!”

Le conclusioni del suo sfogo per uno dei sindaci più discussi ed amati dello stivale non può che essere retorica:

“Ma come è possibile? Se ci sono irregolarità o addirittura inquinamenti si ha il dovere di intervenire in maniera pesante e radicale. Che si aspetta a fare nomi e cognomi; a rendere pubblici i verbali dei congressi, a verificarli uno per uno, seggio per seggio, comune per comune; a denunciare gli inquinatori? Perché a questo punto, o siamo di fronte a una clamorosa irresponsabilità, o non si ha nulla di serio da dire”.

Qualcuno dovrebbe ricordargli però che a quest’ultimo aspetto forse ci sta già pensando la magistratura.

 Raffaele de Chiara