banca“Un altro duro colpo all’arroganza delle banche responsabili il più delle volte di applicare tassi usurari sui prestiti gravati da commissione massimo scoperto, diritti di istruttoria e commissione di affidamento che appesantiscono il costo del credito superando così i tassi soglia stabiliti dalla legge antiusura 108/96.” commenta così  Elio Lannutti presidente Adusbef  la pronuncia della Corte di Appello di Sassari che ha ribaltato una prassi vigente negli uffici giudiziari che prendeva per oro colato la certificazione unilaterale delle banche.

I giudici sassaresi hanno accolto infatti una tesi innovativa sostenuta dall’associazione dei consumatori Adusbef, in base alla quale nelle cause di accertamento negativo è la banca che  seppur convenuta,deve dimostrare di essere creditrice con produzione e deposito di tutti gli estratti conto e documenti contabili, pena  la perdita del proprio credito.

In questo modo la Corte d’ Appello, accogliendo la tesi secondo cui non spetta ai clienti chiamati a ripianare presunti debiti, ma compete agli istituti di credito depositare in giudizio gli estratti conto e tutti i contratti per provare l’ ammontare delle somme, ha stabilito che l’onere della prova  per dimostrare il credito vantato, non è più a carico del debitore ma grava sulla banca convenuta.

La portata innovativa di questa pronuncia per i consumatori è presto detto

 “Basta riflettere – dice Lannutti sul fatto che sino a oggi un numero impressionante di clienti è stato disincentivato dal resistere in giudizio di fronte alle richieste delle banche. E questo perché, nel caso di mancata conservazione dei documenti relativi all’origine del rapporto debito-credito, richiedere copia dei contratti e di tutti gli estratti conto accumulati negli anni, comportava per i privati cittadini un esborso di parecchie migliaia di euro – Tutto ciò ragiona il presidente – scoraggiava l’azione giudiziaria di imprese e cittadini, ai quali le banche avevano applicato interessi usurari-anatocistici con la ricapitalizzazione trimestrale, salate commissioni e spese di istruttoria”