Prezzi di consumoNel mese di novembre 2013, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua (la stima provvisoria era +0,6%), con una lieve decelerazione rispetto alla dinamica rilevata ad ottobre (+0,8%).

La più marcata tra le diminuzioni su base mensile è quella dei prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione (-1,5%). Diminuzioni congiunturali più contenute si rilevano per i prezzi delle divisioni Trasporti (-0,9%), ricreazione, spettacoli e cultura (-0,3%) ed altri beni e servizi (-0,1%). In aumento sul mese precedente risultano i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,3%), delle Bevande alcoliche e tabacchi, dell’Abbigliamento e calzature e delle Comunicazioni (per tutti +0,1%). I prezzi delle rimanenti divisioni restano invariati rispetto a quelli di ottobre 2013.

Il confronto tra i tassi tendenziali di novembre 2013 e quelli misurati nel mese di ottobre mette in luce segni di rallentamento della crescita dei prezzi per buona parte delle divisioni di spesa. Le attenuazioni più marcate si riscontrano per i prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,5%, da +1,8% del mese precedente) e degli Altri beni e servizi (+0,3%, da +0,5% di ottobre). Rallentamenti della crescita, pari a un decimo di punto percentuale, si riscontrano per i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche, dell’Abbigliamento e calzature, dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e dell’Istruzione. Soltanto i prezzi dei Trasporti e di Ricreazione, spettacoli e cultura mostrano un’accelerazione della crescita su base annua (rispettivamente +0,8%, da +0,4% di ottobre e +1,0%, da +0,8% del mese precedente). Infine, si accentua la flessione su base annua dei prezzi delle Comunicazioni (-9,3%, da -8,6% di ottobre).

A determinare il tasso di inflazione generale contribuiscono in primo luogo i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (per 0,202 punti percentuali) e dei Servizi ricettivi e di ristorazione (per 0,175 punti percentuali), seguiti da quelli dei Trasporti (per 0,124 punti percentuali) e dei Mobili, articoli e servizi per la casa (per 0,098 punti percentuali) .

Nel settore dei beni, i prezzi degli Alimentari (incluse le bevande alcoliche) aumentano, su base mensile, dello 0,3% mentre il tasso di crescita su base annua si riduce di un decimo di punto percentuale, portandosi all’1,4% (dall’1,5% del mese precedente). La dinamica congiunturale dei prezzi dei Beni alimentari è imputabile al rialzo – su cui pesano anche fattori di natura stagionale – dei prezzi dei prodotti non lavorati, che aumentano dello 0,6% su base mensile; il relativo tasso di crescita su base annua, invece, è in lieve rallentamento (+0,4%, da +0,6% di ottobre). I prezzi dei prodotti lavorati non variano su base congiunturale e mostrano un tasso di incremento tendenziale in lieve attenuazione (+2,0%, da +2,1% del mese precedente).

I prezzi dei Beni energetici registrano una flessione dello 0,9% su base mensile e del 3,2% su base annua (era -3,5% a ottobre). La diminuzione congiunturale dei prezzi dei Beni energetici è imputabile a entrambe le componenti, regolamentata e non regolamentata. I prezzi degli Energetici regolamentati diminuiscono dello 0,2% su base mensile e segnano una flessione del 2,7% su base annua (dal -2,4% del mese precedente). Più marcata risulta la diminuzione su base mensile dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-1,4%), che registrano una flessione del 3,7% in termini tendenziali, meno ampia di quella rilevata a ottobre (-4,4%), anche a causa del confronto con novembre 2012 (il tale mese, si registrò un calo congiunturale dei prezzi del 2,1%).

I prezzi dei Tabacchi non variano sul piano congiunturale e crescono dello 0,2% su base annua (lo stesso valore registrato a ottobre).

Infine, i prezzi degli Altri beni (non energetici e non alimentari, esclusi i tabacchi) segnano un aumento congiunturale dello 0,1% e il relativo tasso di incremento tendenziale resta stabile allo 0,6%.

Con riferimento ai servizi, i cali congiunturali più marcati – su cui incidono in larga parte fattori di natura stagionale – riguardano i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (per entrambi -1,0%). Per i rimanenti settori si riscontrano lievi aumenti congiunturali: i prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni aumentano dello 0,2%, quelli dei Servizi relativi all’abitazione e dei Servizi vari dello 0,1%.

All’interno delle principali tipologie e a un maggiore livello di dettaglio, per il mese di novembre 2013 sono da segnalare le dinamiche di prezzo dei seguenti prodotti:

Beni alimentari: per quanto riguarda gli Alimentari non lavorati, l’aumento su base mensile – su cui pesano anche fattori stagionali – è principalmente attribuibile al rialzo dei prezzi dei Vegetali freschi (+2,0%, -4,4% in termini tendenziali) e di quelli della Frutta fresca (+1,8%), che segnano una flessione dell’1,1% su base annua (era +0,9% nel mese precedente), a causa del confronto con novembre 2012, quando l’aumento congiunturale risultò più elevato (+3,8%). Rialzi congiunturali si rilevano inoltre per i prezzi della Carne ovina e caprina (+0,4%, +0,9% in termini tendenziali), della Carne suina e delle Altre carni (per entrambe +0,2%; rispettivamente +1,2% e +1,5% su base annua) e del Latte fresco (+0,2%, +2,0% rispetto a novembre 2012). Per contro, nello stesso comparto, si registrano diminuzioni su base mensile dei prezzi del Pesce fresco di mare di pescata (-0,9%, -0,7% in termini tendenziali) e di allevamento (-0,5%, -0,8% su base annua). Con riferimento agli Alimentari lavorati, gli aumenti su base mensile sono per lo più di lieve entità. Da segnalare gli incrementi congiunturali dei prezzi degli Alcolici (+0,6%, +2,4% su base annua), dei Vini (+0,3%, +5,3% nei confronti di novembre 2012).

Beni energetici: per quanto riguarda il comparto regolamentato, il lieve calo congiunturale è da attribuire alla diminuzione su base mensile del prezzo del Gas naturale (-0,2%) che segna una flessione del 3,9% su base tendenziale (era -3,6% nel mese precedente). Nel comparto non regolamentato si rilevano ribassi congiunturali dei prezzi di quasi tutti i carburanti. Il prezzo della Benzina diminuisce dell’1,7% rispetto al mese precedente e mostra una flessione del 3,1% su base tendenziale, meno ampia di quella rilevata a ottobre (-5,4%), a causa del confronto con novembre 2012, quando il calo congiunturale risultò più marcato (-4,1%). Anche il prezzo del Gasolio per mezzi di trasporto segna un calo su base mensile dell’1,7% e registra una diminuzione su base annua del 3,9% (dal -4,0% del mese precedente). I prezzi degli Altri carburanti – per effetto del calo del prezzo del GPL – diminuiscono dell’1,2% in termini congiunturali e del 9,5% rispetto a novembre 2012 (dal -6,2% registrato nel mese di ottobre). Infine, il prezzo del Gasolio per riscaldamento diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente e segna una flessione del 2,3% in termini tendenziali (era -3,2% nel mese precedente).

Altri beni: nell’ambito dei Beni durevoli si segnalano gli aumenti congiunturali dei prezzi dei Motocicli e ciclomotori (+1,7%, +0,8% su base annua), delle Automobili (+0,4%, +2,0% in termini tendenziali) e degli Apparecchi per la telefonia mobile (+0,7%, -14,6% rispetto a novembre 2012). Per contro, sempre nello stesso raggruppamento, si mettono in luce le diminuzioni su base mensile dei prezzi degli Apparecchi per la telefonia fissa (-7,7%, -2,5% in termini tendenziali), delle Macchine fotografiche e videocamere (-3,0%, -4,2% su base annua) e degli Apparecchi per il trattamento dell’informazione (-1,5%, -7,5% su base annua). Infine, i prezzi della Gioielleria risultano ancora in calo (-0,8% e -10,0%, rispettivamente, in termini congiunturali e tendenziali). Per quanto riguarda i Beni semidurevoli, si segnala, da un lato, l’aumento congiunturale dei prezzi dei Supporti con registrazioni di suoni, immagini e video (+11,1%, +27,5% in termini tendenziali), dall’altro, la diminuzione dei prezzi dei Giochi e hobby (-2,9%, +2,5% su base annua). Da ultimo, nell’ambito dei Beni non durevoli si segnala l’aumento dei prezzi dei Fiori (+0,7% su base sia congiunturale sia tendenziale).

Servizi: per quanto riguarda i Servizi relativi ai trasporti, si rileva una sensibile diminuzione congiunturale – in larga parte dovuti a fattori di natura stagionale – dei prezzi del Trasporto aereo passeggeri (-9,7%), che registrano un tasso di crescita su base annua ancora elevato, ma in attenuazione (+14,3%, da +15,2% di ottobre). Fattori stagionali contribuiscono a spiegare anche il calo su base mensile dei prezzi del Trasporto marittimo passeggeri (-5,4%, -5,3% in termini tendenziali). Per contro, si segnala l’aumento congiunturale del 2,4% dei prezzi del Trasporto ferroviario passeggeri, che mostrano una crescita tendenziale del 5,6% (in netta accelerazione dal +2,3% del mese precedente). Da ultimo, nell’ambito dello stesso settore si mettono in luce le diminuzioni su base mensile dei prezzi delle Assicurazioni sui mezzi di trasporto (-0,6%), in calo anche su base annua (-3,0%), e dei prezzi dell’Affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto (-0,4%, -0,1% in termini tendenziali). Con riferimento ai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, si rilevano diminuzioni congiunturali – anche questi principalmente determinati da fattori stagionali – dei prezzi dei Servizi di alloggio (-6,4%, +1,1% su base annua) e dei prezzi dei Pacchetti vacanza sia nazionali (-4,1%) sia internazionali (-3,4%) (rispettivamente +9,4% e +1,3% in termini tendenziali). Sempre in tale settore, con riguardo in particolare ai servizi culturali, si mette in luce il calo congiunturale dell’1,2% dei prezzi dei Cinema, teatri e concerti (+0,1% su base tendenziale), dovuto in particolare al ribasso del prezzo del biglietto del cinema. Infine, per quanto riguarda i Servizi relativi alle comunicazioni, il lieve aumento congiunturale è imputabile al rialzo dei prezzi dei Servizi di telefonia mobile (+0,2%, -16,3% rispetto a novembre 2012).

Concludendo, a novembre, il calo congiunturale più marcato riguarda i prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione (-1,4%) (Prospetto 5). Diminuzioni congiunturali, seppur più contenute, si registrano inoltre per i prezzi dei Trasporti (-0,9%), di Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,3%), dell’Abbigliamento e calzature, dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e degli Altri beni e servizi (per tutti  -0,1%). In aumento su base mensile risultano i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,3%), dei Mobili, articoli e servizi per la casa, dei Servizi sanitari e spese per la salute e delle Comunicazioni (per tutti +0,1%). I prezzi delle rimanenti divisioni non variano in termini congiunturali.

Gli incrementi tendenziali più elevati riguardano i prezzi dei Servizi sanitari e spese per la salute (+1,8%), dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,6%), di Ricreazione, spettacoli e cultura e dell’Istruzione (per entrambe +1,4%); quelli più contenuti i prezzi degli Altri beni e servizi (+0,2%) e dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,3%). I prezzi delle Comunicazioni risultano in marcata flessione (-9,2%).