sindacoscafatipalibertiScafati. In merito all’istituzione del Punto di Primo Intervento e del Polo d’eccellenza di Broncopneumologia, presso l’ospedale Mauro Scarlato, così come definito nel piano dell’emergenza dell’Asl Sa1 e in risposta alle recenti dichiarazioni del direttore generale Antonio Squillante, il sindaco Pasquale Aliberti, ha dichiarato che “il direttore generale, per istituire il Punto di Primo Intervento a Scafati, tra l’altro supportato da atti gestionali da lui stesso prodotti, ha trasferito, sempre, ogni responsabilità alla Regione Campania.

Parliamo – continua Aliberti- di un Punto di Primo Intervento a costo zero, che riuscirebbe a garantire la stabilizzazione dei pazienti in emergenza, prima del trasferimento presso gli ospedali di competenza: è questa, una necessità per la nostra comunità. Squillante, invece, continua a non assumersi le sue responsabilità, appellandosi più volte alla razionalizzazione della spesa e al decreto 49″.

La  posizione del sindaco è chiara: “Squillante usa queste ragioni a suo piacimento e a seconda delle indicazioni del suo partito. Se è vero che continua a pagare da primari ospedalieri, professionisti con contratti scaduti, che non hanno più alcuna struttura in cui operare; se è vero che a Scafati, paga anestesisti e cardiologi, trasferiti da mesi, che non hanno alcun carico di lavoro, non essendo ancora partito il Polo di Fisiopatologia come da crono-programma; se è vero che ha commissariato la direzione sanitaria di Eboli perché uscita fuori budget, soprassedendo, invece, su quella di Nocera Inferiore, dove esisteva un’analoga situazione; se è vero che non ha accorpato, ancora, i reparti replica degli ospedali di Eboli e Battipaglia come da decreto 49…forse per la imminente campagna elettorale delle amministrative? Se è vero che non ha ancora avviato, come da decreto 49, la riconversione dell’ospedale di Roccadaspide o di Oliveto Citra,  allora, la sua, appare una chiara gestione politica non certamente tecnica e un’avversione verso la mia città.

E’ opportuno capisca, – sottolinea il primo cittadino – che il Punto di Primo Intervento non è un piacere, una cortesia, che sta facendo al Sindaco di Scafati, ma un atto dovuto nei confronti di una comunità. Relativamente all’accusa rivoltami, di aver ridotto la questione ospedale a mero argomento di campagna elettorale, è opportuno ricordare allo Squillante che la mia ri-elezione a Sindaco è avvenuta con un ospedale chiuso, per una sua chiara strategia o per un suo demerito. Il dramma, è che la prossima campagna elettorale, mi appresterò a farla a sostegno dello stesso presidente della Regione Campania, che lo ha nominato direttore generale. E’ anche per questo, che voglio una sanità che funzioni.

Invece, – conclude Aliberti – rischiamo di pagare i suoi ritardi, le sue incapacità, questa volta sì, sul piano del consenso: noi, che in politica e in campagna elettorale usiamo metterci la faccia. Spero che il placet per l’ottenimento del Punto di Primo Intervento nel nostro ospedale, non debba venire dal Tar: sarebbe la sconfitta della buona politica e di questa direzione generale”.