corteo sant'arsenioSant’Arsenio. Giornata di mobilitazione oggi a Sant’Arsenio, sindaci, cittadini, studenti, sindacati , hanno manifestato in corteo chiedendo a gran voce un cambio di rotta sulla sanità locale, ridotta all’osso dalla pressione asfissiante di tagli e ridimensionamenti messi in atto negli ultimi tempi da un ASL sempre meno propensa ad elargire un diritto in egual misura a tutti i cittadini.

Tante le recriminazioni, dall’ abbandono dell’ ospedale di Sant’Arsenio alle carenze di  quello di Polla, dimenticati e, ridotti al lastrico dai mancati investimenti, una sanità priva di razionalità che, nel Vallo di Diano, costringe i cittadini a spostarsi fuori Regione per curarsi. Presenti i sindaci di Sant’Arsenio, Polla, San Rufo, Pertosa, Caggiano, Teggiano e Atena Lucana. Erano presenti inoltre il consigliere regionale del Pd Donato Pica, il presidente della conferenza dei sindaci ASL Salerno Sergio Annunziata e, il Presidente della Comunità Montana nonché sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta. Il corteo, dopo aver attraversato le strade cittadine, si è concentrato davanti l’Ospedale. Il prossimo appuntamento è per il 7 febbraio a Polla in occasione della visita che il Direttore Generale dell’ASL Salerno, Antonio Squillante, ha già programmato presso il Luigi Curto.

Riguardo la manifestazione di Sant’Arsenio, il segretario provinciale della Uil Fpl Salerno Lorenzo Conte ha sottolineato “la grave situazione dell’ospedale di Polla, unica realtà sanitaria del Vallo di Diano”. “Non di minore importanza”, ha detto Conte, “la cronica mancanza di circa 60 medici previsti nella dotazione organica del presidio ospedaliero; i continui trasferimenti o pensionamenti di personale medico e del comparto impediscono una normale attività, solo lo spirito di abnegazione dei medici e degli operatori sanitari in attività riesce a dare risposte di sanità agli utenti del territorio, tale situazione non è più sostenibile, in quanto un’azienda sanitaria è tenuta ad erogare servizi all’utenza con efficienza, non tagliando esclusivamente in modo ragioneristico”.

“Le mancate risposte di sanità”, continua, “pongono gli utenti di questo territorio a migrare verso altre strutture extraregionali, vedi Basilicata, con enorme esborso di risorse economiche (dov’è il risparmio!!!!). Inoltre la struttura sanitaria di Sant’Arsenio potrebbe essere dedicata con servizi adeguati di sanità per il territorio, non pagando fitti per altre strutture, altro esborso di danaro. La normativa regionale, vedi decreto commissario acta Regione Campania n.49, mai revocato, ha previsto posti letto e  branche specialistiche, quindi bisogna dar corso a quanto previsto”.

“La popolazione del Vallo di Diano”, conclude, “non merita tutto questo, necessita di sanità, non chiede i miracoli o cose straordinarie, ma che l’attività ordinaria dell’ospedale di Polla e di Sant’Arsenio e di tutte le altre strutture sanitarie venga fatta con le risorse umane ed economiche necessarie”.

Antonio Citera