valiante-foto1Salerno. l consigliere regionale campano del Pd, presidente della Commissione di inchiesta anticamorra, Gianfranco Valiante, ha inviato una lettera al Segretario Nazionale del Pd, Matteo Renzi, e alla Componente della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, Pina Picierno, per sollevare la problematica di alcune Istituzioni che, a causa dei ritardi  con i quali vengono emesse da alcune Prefetture le certificazioni antimafia, finiscono con lo stipulare contratti con aziende che non sono in possesso della necessaria certificazione e probabilmente interessate da infiltrazioni criminali.

“Ad esempio, nel trasporto pubblico locale della provincia di Caserta ed in altre tratte della Campania, il servizio di trasporto pubblico locale è affidato, ormai da due anni, ad una società a cui carico è stata emessa interdittiva dal Prefetto di Napoli; interdittiva emessa e comunicata alla Regione  a distanza di sedici mesi dalla richiesta e cioè ben dopo  l’inizio del servizio” – scrive Valiante –  “la Regione Campania è nella impossibilità di revocare  l’appalto  trattandosi  di servizio pubblico essenziale e dunque è costretta di volta in volta a rinnovare il contratto; a breve vi  sarà  gara di appalto del servizio  che, probabilmente, per una serie di ragioni, andrà  deserta. Vi sono naturalmente tanti altri analoghi casi, come nel servizio di trasporto infermi (118)”.

Valiante pone l’accento sul ritardo col quale vengono emesse le certificazioni antimafia e sul tema della legalità:  “Mi piacerebbe che il ‘nostro nuovo Partito’  intraprenda con convinzione una  battaglia vera su questo ‘tema’ cominciando, magari, a dare il proprio  contributo per risolvere le cose più semplici; un Paese civile non può, ad esempio, tollerare  il ritardo   col quale vengono emesse da alcune Prefetture le certificazioni  antimafia (mediamente oltre un anno a Napoli e Caserta); ciò che spesso è causa delle  ‘intollerabili deviazioni’ di cui sopra: nell’ epoca della tecnologia un moderno  sistema organizzativo, bisognevole naturalmente di qualche risorsa,  consentirebbe  ai Prefetti la ‘tempestività’  che in parte ci preserverebbe. Credo sia il momento giusto di archiviare il ruolo della politica ipocrita che finge di interessarsi di questi temi ma che non ha alcuna voglia o interesse di  cambiare un sistema che si avvia ad un ‘punto di non ritorno’ – conclude Valiante – che sollecita il proprio partito ad interessarsi di un tema essenziale per la legalità soprattutto in territori ad ‘alto fabbisogno’ come la Campania e per tenere lontane dalla Pubblica amministrazione aziende “non al di sopra di ogni sospetto””.