CRESCENTSalerno. È stata pubblicata una nuova sentenza del Consiglio di Stato relativa al Crescent di Salerno: l’organo, che aveva il compito di chiarire quale dovesse essere la procedura per dare le autorizzazioni paesaggistiche, dopo lo stop del ministero dei beni culturali, ha respinto l’istanza presentata dalla Crescent srl riguardante la riapertura del cantiere.

A commentare l’accaduto è il sindaco Vincenzo De Luca attraverso il suo profilo Facebook.

Ricostruendo la nota vicenda, il primo cittadino ricorda che a dicembre, il Consiglio di Stato, dopo aver riconosciuto l’assoluta correttezza di tutti gli atti tecnico-amministrativi relativi alla realizzazione del Crescent, aveva sollecitato Comune e Soprintendenza a riformulare il parere paesaggistico.

“Si è aperta – scrive il sindaco – a quel punto, la seguente questione: se occorresse formulare il parere in base alla normativa di allora (secondo l’interpretazione dell’ufficio legale del Comune) oppure secondo la normativa attuale. Il Consiglio di Stato ha stabilito che si assuma la norma attuale. Di conseguenza il Comune di Salerno riformulerà il parere di propria competenzaLa cosa importante è la riconferma della correttezza e quindi della validità di tutti gli atti amministrativi, come si legge all’articolo 13 della sentenza, “il divieto di sanatoria di opere realizzate in aree vincolate per legge non è applicabile nel caso in cui, nel momento della realizzazione dell’opera, il titolo abilitativo era stato rilasciato ed è stato solo successivamente annullato”.

Vincenzo De Luca sottolinea, infine, che, “a breve, il Comune invierà alla Soprintendenza il nuovo parere previsto sulla base della normativa di oggi, sperando che non si perda altro tempo prezioso a danno dei lavoratori, della città e dell’economia del territorio”.

Sulla decisione del Consiglio di Stato è intervenuto anche Antonio Roscia, coordinatore cittadino di Forza Italia.

“Il caso Crescent – scrive in una nota – ha raggiunto le puntate finali. I fatti sono quelli che descrive il Consiglio di Stato: mancano le idonee autorizzazioni paesaggistiche. Il Crescent rischia di essere una tragedia epocale per la città: quella di rimanere lì fermo ed incompiuto per anni. Basta, Salerno non ce la fa più”.

E ancora: “Si decida: si abbatta oppure venga terminato, ma senza perder tempo. Salerno non può tenere per 10 anni la parte migliore della sua anima storica, inaccessibile, mutilata , inespressa. I veri sconfitti oggi sono i cittadini salernitani che, comunque vada, rischiano di perdere per anni l’accesso e la vivibilità della parte migliore della Salerno storica. Così com’è ora, il Crescent è un ibrido che va risolto subito. Non abbiamo più tempo!”.

2 COMMENTS

  1. Sarebbe stato meglio, in ogni caso, seguire tutte le procedure per bene ed evitare alla città il rischio di dovere pagare per l’abbattimento di un’opera mentre c’è un bilancio comunale sempre più problematico. Auguri.

  2. Il crescent e’ una pregevole opera architettonica e va completata senza se e senza ma . Chi dice il contrario forse non ha presenta ciò’ che era il sito e ciò’ che può’ diventare .

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