Non sarebbe andata molto a genio al sindaco Vincenzo De Luca la decisione dell’arcivescovo Luigi Moretti di modificare parte del tradizionale percorso della processione di San Matteo. In particolare, la Curia ha deciso di riportare le celebrazioni a una dimensione più religiosa stralciando, di conseguenza, alcune tappe “laiche”. Prima vittima di questo nuovo corso è stata la classica sosta all’interno del Palazzo di Città, giustificata con la volontà di evitare “situazioni private” dalle quali il popolo è escluso. In compenso, però, la processione si fermerà per una preghiera. Stessa sorte è toccata anche al Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Intanto, stando alle prime impressioni, il sindaco De Luca non avrebbe accolto con piacere queste modifiche e nella riunione con i capi delle paranze dei portatori avrebbe manifestato un certo disappunto, minacciando di non celebrare il santo con i fuochi d’artificio.