agente-dia-scissionistiSalerno. Cinque persone sono finite nel mirino dell’Antimafia di Salerno, per le quali il Gip Stefano Berni Canani ha firmato le ordinanze di custodia cautelare con l’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico, aggravata dalla disponibilitò di armi, tentata estorsione, rapina aggravata, minacce a pubblico ufficiale aggravati da metodo mafioso.

Ad eseguire i provvedimenti, i Carabinieri della Compagnia Salerno e gli agenti della Squadra mobile.

Come riporta il Mattino, con l’operazione di questa mattina si è completata una lunga attività di indagine avviata nel 2013 dalla Procura ordinaria di Salerno e poi integrata dalla Direzione Distrettuale. Quella iniziale attività investigativa aveva consentito di individuare un gruppo familiare criminale originario della frazione vietrese di Dragonea, ma attivo anche nei territori del capoluogo comunale oltre che nelle frazione di Raito, Molina e Marina.

Il loro scopo principale era taglieggiare gli imprenditori locali attraverso molteplici atti intimidatori.

Stando sempre al noto quotidiano, già in quel precedente contesto di indagine, si era accertato che i tre arrestati (padre e due figli), per accrescere il proprio dominio criminale, si avvalevano della fama vantata sul territorio da uno stretto congiunto già condannato nel 2008 per aver costituito e diretto un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
C’è un episodio in particolare di minacce aggravate: risale al 20 aprile scorso, quando, all’interno di uffici
del Comune di Vietri sul Mare, un funzionario dell’ente comunale è stato minacciato all’interno del palazzo di città.