carabinieriIeri mattina, nell’Aula Magna della Scuola degli Ufficiali Carabinieri di Roma, sono stati presentati il Calendario Storico 2016 dell’Arma dei Carabinieri sul tema “I Carabinieri e le arti” e l’Agenda riguardante il centenario della Prima Guerra Mondiale e “I Carabinieri nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione”.

Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia Di Paolo, sono state mostrate al pubblico da Massimo Giletti.

All’evento, hanno preso parte il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il Comandante Generale dell’Arma, Tullio del Sette, e, in qualità di relatori, Mario Calabresi, Aldo Cazzullo, Ferruccio De Bortoli e Philippe Louis Daverio.

La cerimonia è iniziata con il saluto del Comandante del Sette alle Autorità e agli ospiti, a cui ha fatto seguito un breve excursus sul Calendario e sull’Agenda.

Il Comandante ha sottolineato come l’annuale presentazione abbia “ormai raggiunto il fascino e la valenza di una tradizione – giunta alla 71^ edizione -. Il primo Calendario vide la luce a Firenze nel 1928” e ha rievocato le “tante immagini susseguitesi nel tempo sulle sue pagine dalle opere d’arte recuperate alle imprese sportive dei carabinieri atleti; dai giovani alle donne; dalla storia alla Bandiera dell’Arma; dalle missioni all’estero alle manifestazioni d’epoca…”.

Inoltre, del Sette ha evidenziato che, nel centenario della Grande Guerra e nel settantennale della Liberazione, si è “voluto rendere omaggio all’arma e all’arte pittorica, inserendo in alcuni capolavori di grandi pittori italiani ed europei immagini di carabinieri che risaltano nella bellezza e nella originalità di tali opere”, grazie “alla tecnica sopraffina di pittura digitale di Silvia Di Paolo.

Il Comandante ha infine posto in risalto come il percorso celebrativo delle due ricorrenze storiche sia proseguito “in maniera più esplicita e approfondita con le immagini e i testi” dell’Agenda.

Al termine della proiezione di un video sul Calendario, De Bortoli e Daverio hanno riflettuto sul rapporto tra i Carabinieri e l’arte; in particolare, Daverio ha commentato le tavole dell’opera.

In seguito, un filmato sull’Agenda ha illustrato e spiegato i testi e le immagini: il presentatore ha quindi introdotto Calabresi che si è soffermato sugli avvenimenti che hanno coinvolto i reparti dell’Arma durante la Grande Guerra e Cazzullo che ha trattato la tematica della Resistenza, con riferimento al ruolo svolto dai Carabinieri.

L’interesse del cittadino nei confronti del Calendario, che quest’anno ha una tiratura di 1.200.000 copie, di cui 8mila in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), è segno dell’affetto e della vicinanza di cui gode l’Arma, nonché del significato profondo dei suoi contenuti che ne fanno un bene ambito, apprezzato e presente nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni.

La sua pubblicazione è stata ripresa nel 1950, dopo l’interruzione post-bellica dal ’45 al ’49, e da allora è divenuta l’interprete puntuale, attraverso le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della Storia d’Italia.

Per l’Arma, il Calendario rappresenta un momento di coesione e di unità intorno a un oggetto semplice ispirato da valori comuni, nel quale si riconoscono i Carabinieri e i loro Comandanti.