Per quanto riguarda le sale di Salerno, le parti hanno concordato che il loro mantenimento sia subordinato alla riduzione del 25% delle ore lavorate sulle due salernitane, con l’unificazione dei turni di lavoro. La riduzione oraria avrà 36 mesi di validità a far data dal prossimo 1 febbraio 2017.

Incentivi per i dipendenti che decideranno di usufruire dell’esodo: l’azienda erogherà fino a 11 mensilità lorde a cui si aggiungeranno anche altri 4mila euro per coloro che comunicheranno la mancata opposizione al licenziamento. Inoltre, per ogni figlio a carico verranno riconosciuti altri mile euro.

Soddisfatto il segretario regionale della Cisal Terziario Giovanni Giudice “Un plauso va certamente ai lavoratori che hanno deciso di rinunciare ad una parte del salario per garantire all’azienda di rimanere su piazza. L’accordo dovrà dunque servire a rilanciare la società dal punto di vista economico, con la speranza che, da qui ai prossimi 3 anni, la situazione torni quella di prima e che i lavoratori non siano chiamati a ulteriori sacrifici”.

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