comune-angriAngri. Pomeriggio burrascoso quello di ieri a palazzo di città a causa di una presunta colluttazione che ha visto protagonisti il primo cittadino Pasquale Mauri e il consigliere comunale Marcello Ferrara. I toni della discussione si sarebbero esacerbati al punto, che gli impiegati dell’ente hanno ritenuto opportuno chiedere l’intervento di una pattuglia sia dei carabinieri della locale stazione e sia dei vigili urbani.

A far perdere le staffe ai due sembrerebbe essere stato il trasferimento delle competenze relative al settore Patrimonio e Casa all’ufficio Lavori Pubblici, guidato da Benedetto D’Ambrosio. Un provvedimento approvato lo scorso luglio in seguito alla decisione della giunta di procedere a un riassetto organizzativo dell’organigramma dell’ente, che proprio non sarebbe stato digerito da Ferrara.  Considerato che al figlio era stata affidata appena un anno fa  la gestione dell’assessorato alla Casa.

Ma non è tutto. Al centro della diatriba anche il redigendo Puc, il piano Casa, l’area delle ex Mcm, la consegna al protocollo dei moduli per l’assegnazione degli ultimi dei 139 alloggi comunali, rimasti a fondo Messina, prima dell’ok definitivo al bando da parte della Regione. E la realizzazione di un nuovo complesso di alloggi popolari e civili abitazioni a fondo Badia. Argomenti che sarebbero dovuti essere discussi in riunione di maggioranza prima e nella conferenza dei capigruppo, inevitabilmente rinviata.

Secondo le prime indiscrezioni, al momento del summit nella stanza del primo cittadino c’erano solo Mauri e Ferrara, ma non appena la situazione è degenerata sono intervenuti, l’assessore alla Polizia locale, Daniele Selvino, il responsabile dell’ azienda Aes, Domenico Novi, e l’assessore alle Politiche sociali, Annamaria Russo. Da lì la decisione di chiedere l’intervento dei militari dell’arma.

In queste ore si teme per la tenuta della maggioranza. La lite infatti potrebbe aprire una crisi di governo all’interno della maggioranza targata Udc, per la cui tenuta si è rivelato indispensabile fino a oggi il sostegno del consigliere Marcello Ferrara.

Raggiunto al telefono, il sindaco Mauri ha smentito la collutazione e ha precisato:” si è trattato di una semplice discussione dai toni accesi, ma niente rissa. Sia io che il consigliere Ferrara siamo due caratteri sanguigni e capita spesso che entrambi affrontiamo con troppo impeto le problematiche in oggetto all’ordine del giorno. Personalmente ho dato mandato ai miei avvocati di querelare le testate giornalistiche che hanno gonfiato la notizia”.

Al momento quanto accaduto ieri è al vaglio degli inquirenti, che stanno indagando per determinare l’origine dello scontro. Ha chiesto invece una verifica di maggioranza il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Cosimo Ferraioli.

Enrica Bovi