Macte Animo! Con coraggio e senza paura la Salernitana ha affrontato il Napoli Campione d’Italia ed ha ottenuto il risultato sperato, un punto molto importante per la corsa verso la salvezza. L’organizzazione tattica e soprattutto la strategia di gioco hanno consentito ai granata di sovvertire il pronostico e di evitare che la Salernitana recitasse il ruolo di vittima sacrificale.

Ruolo che un po’ tutti, Napoli Calcio, istituzioni e opinione pubblica le avevano prematuramente assegnato organizzando un pacchetto regalo per i tifosi partenopei, ansiosi di festeggiare a casa loro con sette giornate di anticipo lo scudetto. Ma le partite, si sa, nel calcio come nello sport in genere, si vincono sul campo e non a tavolino.

Vilhena e Coulibaly a centrocampo – Foto Pecoraro

Dopo un primo tempo in cui il Napoli ha attaccato a testa bassa, con tanto palleggio e possesso palla, ma, a causa della granitica organizzazione difensiva degli avversari, riuscendo a creare solo due occasioni goal su colpo di testa di Osimhen e tiro dal limite di Anguissa, entrambi respinti da Ochoa, nella ripresa la squadra partenopea, che ormai ha cucito sulla maglietta il terzo scudetto della sua storia, al 17° minuto, su corner, ha trovato il goal grazie alla deviazione vincente di Olivera di testa.

Sulle ali dell’entusiasmo i calciatori allenati da Spalletti si sono resi pericolosi al 21° con un tiro insidioso di Elmas e al 36° con un tiro a giro di Kvaratskhelia al culmine di un’azione personale. Al 39’ pareggio della Salernitana con una gran conclusione di Dia che non lascia scampo a Meret. Al 45’ occasione granata con un colpo di testa in tuffo di Bohinen che termina alto. Finisce 1-1 e i granata conquistano il nono risultato utile consecutivo.

Il goal di Dia – Foto Pecoraro

La festa scudetto del Napoli, quindi, è rimandata a data da destinarsi, probabilmente giovedì prossimo a Udine. Analizzando i dati numerici della gara verrebbe da dire che il Napoli, con un possesso palla superiore al 70%, ha prodotto tanto fumo e poco arrosto. Guardando alle occasioni da goal, infatti, il grande predominio territoriale degli azzurri ha consentito al Napoli di segnare un goal e di sfiorare la rete in altre 3 circostanze. Alla Salernitana, invece, è bastato molto meno per realizzare il goal e sfiorare il raddoppio in una circostanza.

La squadra allenata da Paulo Sousa, autentico artefice di questo importante risultato con le sostituzioni e il cambio di strategia del secondo tempo, mercoledì, avendo un giorno in meno per recuperare energie a causa del rinvio del match al Maradona, dovrà di nuovo scendere in campo all’Arechi contro un’altra big del Campionato, La Fiorentina.

La squadra viola, comunque, dovrà affrontare un avversario scomodo e pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo per ottenere i tre punti che sarebbero decisivi in ottica salvezza.

Napoli – Salernitana 1 – 1

Reti: 17’ st Olivera (N), 39’ st Dia (S).

Napoli: Meret, Kim, Osimhen, Lozano (15’ st Raspadori), Rrahmani, Olivera (37’ st Jesus), Zielinski (15’ st Elmas), Di Lorenzo, Lobotka (45’ st Simeone), Kvaratskhelia, Anguissa (45’ st Ndombele). All. Luciano Spalletti

A disposizione: Marfella, Gollini, Demme, Bereszynski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano.

Salernitana: Ochoa, Bradaric (23’ st Bohinen), Daniliuc (41’ st Lovato), Vilhena (23’ st Piatek), Coulibaly L., Kastanos, Gyomber, Dia, Mazzocchi (23’ st Sambia), Candreva (1’ st Botheim), Pirola. All. Paulo Sousa

A disposizione: Fiorillo, Sepe, Bronn, Bonazzoli, Troost-Ekong, Maggiore, Iervolino, Nicolussi.

Arbitro: Matteo Marcenaro.

Assistenti: Filippo Meli – Stefano Alassio.

IV Uomo: Manuel Volpi.

Var: Antonio Di Martino.

Assistente Var: Francesco Fourenau.

Ammoniti: Zielinski, Olivera (N), Daniliuc, Pirola (S).

Angoli: 10 – 0

Recupero: 1’ pt, 5’ st.