Paulo Sousa ha scelto la continuità, tenendo in panchina tutti i nuovi arrivati. Dell’undici sceso in campo dall’inizio, però, in particolare i due calciatori nordici, Bohinen e Botheim, non hanno ripagato la fiducia accordatagli dal tecnico portoghese fornendo una prestazione men che mediocre. Ma anche l’atteggiamento della squadra, nella sua interezza, è apparso per oltre un’ora di gioco, troppo timoroso e attendista in una gara che, invece, andava affrontata con ben altra aggressività e determinazione.

Con Candreva meno efficace del solito, le fonti di gioco della Salernitana sono apparse insufficienti, soprattutto in termini di qualità e imprevedibilità. Squadra troppo compassata, attendista e a corto d’idee per buona parte del match. Nessuno in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Le cose sono cambiate completamente nell’ultima mezz’ora di gioco e i nuovi innesti hanno dato la sveglia ai compagni, consentendo a Dia di siglare il suo primo goal, di ottimo auspicio per il prosieguo del campionato, pareggiando così la rete di Samardzic.

La pareggite, tanto temuta e paventata da Danilo Iervolino, ha iniziato a far capolino, anche quest’anno, in casa granata. La rimonta della Roma nei minuti finali del match all’Olimpico e un’ora di gioco regalata ai friulani all’Arechi hanno costretto la Salernitana ad accontentarsi di soli due punti in classifica nei primi 180 minuti della stagione. Un magro bottino se raffrontato con la partenza sparata di buona parte delle concorrenti nella lotta per non retrocedere, con il Verona capolista a punteggio pieno.

C’è grande rammarico, vista l’ottima prestazione fornita dai vari Cabral, Martegani, Legowsky e Ikwuemesi subentrati dopo il goal dello svantaggio e capaci di cambiare volto alla partita con la loro vivacità e le buone qualità tecniche mostrate. Paulo Sousa aveva chiesto pazienza ai tifosi della Salernitana nei confronti dei nuovi arrivati, bisognosi di ambientamento, ma la risposta data in campo dai quattro atleti è stata sorprendente ed ha smentito le dichiarazioni del tecnico. I nuovi arrivati sono già pronti a dare il loro contributo per la causa granata e, probabilmente, meritano da subito maggiore considerazione dallo staff tecnico rispetto ad alcuni titolari che non hanno mai inciso da quando sono a Salerno.

Il campionato è appena iniziato e l’avvio stentato di alcune big, Lazio e Roma su tutte, sta consentendo alle squadre che dovranno competere per la salvezza di partire forte e mettere punti preziosi in cascina. Alla lunga, come ogni anno, i valori verranno fuori, la classifica sarà più veritiera e la Salernitana avrà ottime chance per centrare il suo obiettivo ma, intanto, perché non approfittarne, anche per ambire a qualcosa in più della tranquilla salvezza?

Il tabellino di Salernitana-Udinese
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Lovato, Gyomber, Pirola (84′ Ikwuemesi); Kastanos (85′ Legowski), L. Coulibaly, Bohinen (53′ Martegani), Mazzocchi (62′ Bradaric); Botheim (62′ Cabral), Candreva; Dia. A disposizione: Bronn, Costil, Coulibaly M., Fazio, Fiorillo, Sambia. Allenatore: Sousa.

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Kabasele; Ferreira (75′ Ebosele), Samardzic, Walace, Lovric (82′ Zarraga), Kamara (82′ Zemura); Thauvin (95′ Quina), Lucca (75′ Success). A disposizione: Abankwah, Ake, Camara, Guessand, Nwachukwu, Okoye, Pejicic, Piana, Vivaldo, Zunec. Allenatore: Sottil

MARCATORI: 57′ Samardzic (U), 72′ Dia (S)

AMMONITI: Lovric (U), Kabasele (U), Botheim (S), Pirola (S), Ferreira (U), Candreva (S), Walace (U)