Il match tra Salernitana e Cagliari per circa 80 minuti non ha suscitato particolari emozioni negli spettatori. Fino a che le squadre sono state in campo inquadrate negli schemi tattici e nei moduli scelti dai rispettivi allenatori, un inedito 4-3-1-2 per la Salernitana col centrocampo a rombo, la gara ha fatto fatica a decollare.

L’inizio della gara ha visto una Salernitana più determinata in fase propositiva, ma poco incisiva e piuttosto confusionaria in fase conclusiva, ed un Cagliari più abbottonato in fase difensiva, ma pronto a ripartire velocemente, approfittando degli spazi lasciati dai granata. Registriamo però solo un paio di tiri pericolosi nello specchio della porta per i sardi ed un paio di azioni pericolose granata con Dia che ha insidiato la rete difesa da Scuffet.

Nella prima fase della partita, la coppia d’attacco Dia – Cabral non ha funzionato a dovere per mancanza di intesa e scarsa occupazione degli spazi in area avversaria. Troppa poca densità in area rossoblu. Si è evidenziata, inoltre, una certa difficoltà del centrocampo granata nella costruzione del gioco sia da parte del metodista, sia delle mezze ali. Il reparto difensivo schierato a quattro, tutto sommato ha retto bene l’urto degli attaccanti sardi.

Nel secondo tempo, al minuto 55, Inzaghi, visto il risultato inchiodato sullo 0-0 e la scarsa pericolosità offensiva, ha tentato di dare una svolta sostituendo un deludente Cabral con Stewart per dare più profondità all’attacco e l’ammonito Kastanos con Martegani. Dopo un’altra ventina di minuti il neo allenatore granata, ancora non soddisfatto del gioco offensivo, ha sostituito anche Candreva per Tchaouna e lo stanco Coulibaly con Legowski.

Nel prosieguo della gara, mentre l’ingresso in campo della punta giamaicana e di Tchaouna ha prodotto risultati almeno apprezzabili, l’impiego di Martegani da mezzala, invece, non ha convinto, più che altro per la non piena adattabilità al ruolo dell’argentino, più propenso a giocare da mezza punta o esterno offensivo.

Proprio da una velenosa palla persa a centrocampo da Martegani, infatti, è nata l’azione che ha portato il Cagliari a siglare il goal del vantaggio, al 79° minuto, con Luvumbo. Da questo momento in poi, la gara ha cambiato completamente spartito, gli schemi tattici sono saltati, Inzaghi ha mandato nella mischia anche Iqwuemesi che ha preso il posto di Fazio, mantenendo in campo tre punte di ruolo e un esterno offensivo, giocandosi il tutto per tutto, vista la situazione disperata.

Le coraggiose scelte dell’allenatore della Salernitana gli hanno dato ragione. La Salernitana, non avendo più nulla da perdere, si è riversata in area avversaria riuscendo ad agguantare il pareggio, al minuto 86, con Dia su assist di Iqwuemesi.

Quando sembrava che la fase finale potesse arridere ai colori granata, dopo un solo minuto, uno svarione difensivo della retroguardia dei campani ha dato l’opportunità a Viola di mettere a segno il secondo goal per il Cagliari.

Ma in questo finale incandescente e scoppiettante, in pieno recupero, un evidente fallo di mano dello stesso Viola in area rossoblu ha dato l’opportunità a Dia di siglare la doppietta dal dischetto del rigore. Al 97° la Salernitana ha avuto addirittura la possibilità di vincere con un tiro sottomisura di Iqwuemesi che però non ha centrato lo specchio della porta.

Cosa c’è piaciuto in questo match in casa granata. Sicuramente le scelte coraggiose di Pippo Inzaghi che nel finale ha mandato in campo tre punte di ruolo e un esterno offensivo, non avendo più nulla da perdere e il modulo 4-3-1.2 iniziale col centrocampo a rombo. In questa prima fase della gara, infatti, la manovra in fase d’impostazione della Salernitana è stata apprezzabile anche se migliorabile, mentre in attacco urge un altro compagno di reparto da affiancare a Dia.

Vista la prova molto positiva di Iqwuemesi c’è da chiedersi, appunto, se non fosse stato opportuno schierarlo dall’inizio per dare profondità all’attacco e densità offensiva in area rossoblu.

Salernitana – Cagliari 2 – 2

Reti: 34‘ st Luvumbo (C), 41’ st, 50’ st Dia (S), 43’ st Viola (C),

Salernitana: Costil, Bradaric, Dia, Fazio (38’ st Ikwuemesi), Coulibaly (31’ st Legowski), Kastanos (10’ st Martegani), Cabral (10’ st Stewart), Gyomber, Maggiore, Mazzocchi, Candreva (31’ st Tchaouna). All. Filippo Inzaghi

A disposizione: Ochoa, Fiorillo, Daniliuc, Sambia, Bohinen, Lovato, Pirola.

Cagliari: Scuffet, Goldaniga, Dossena (29’ st Obert), Mancosu (1’ st Viola), Nandez (1’ st Zappa), Deiola, Prati, Oristanio (19’ st Jankto), Augello, Makoumbou, Luvumbo (39’ st Shomurodov). All. Claudio Ranieri

A disposizione: Radunovic, Iliev, Lapadula, Pereiro, Wieteska, Sulemana, Pavoletti, Petagna, Azzi, Di Pardo.

Arbitro: Daniele Chiffi di Padova.

Assistenti: Alessio Tolfo (sez. Pordenone) – Marco Ceccon (sez. Lovere).

IV Uomo: Alessandro Prontera (sez. Bologna).

Var: Valerio Marini (sez. Roma 1).

Assistente Var: Marco Serra (sez. Torino).

Ammoniti: Kastanos, Gyomber (S), Prati, Zappa (C).

Angoli: 6 – 5

Recupero: 1’ pt,