Le strategie sbagliate decise dal Presidente Iervolino e dallo staff societario già al termine dello scorso campionato e gli errori reiterati nel prosieguo della stagione calcistica stanno venendo fuori in tutta la loro evidenza e stanno spingendo la nave granata alla deriva.

Spendere tanti soldi per riscattare Dia e Pirola, con l’obiettivo di rivenderli al miglior offerente nell’auspicata asta che si sarebbe aperta tra le big del calcio, è stato il primo grande errore. Dodici milioni di euro per un attaccante che solo nello scorso campionato aveva messo a segno un buon bottino di goal è stato un azzardo, una scommessa persa che, con un po’ di buon senso, si doveva e poteva evitare.

Puntare sulla conferma di calciatori giovani per il reparto difensivo, uno dei più perforati nella scorsa stagione, con l’intenzione di valorizzarli ulteriormente per fare cassa sul mercato è stata un’altra scelta negativa. I vari Gyomber, Lovato, Pirola, Daniliuc oggi hanno un valore di mercato ridotto ai minimi termini. Un’altra scommessa persa.

La squadra che si era salvata l’anno scorso avrebbe avuto bisogno di una vera e propria rivoluzione nell’organico. Bisognava cambiare molto e rivoltarla come un calzino. Si è deciso invece la continuità, nel tentativo di valorizzare e fare cassa, e tale scelta non ha ripagato, soprattutto perché i calciatori su cui si è puntato ed investito hanno clamorosamente tradito tutte le aspettative.

Il disastroso ritiro pre-campionato, con pochi calciatori a disposizione di Sousa e in condizioni logistiche disagiate, gli acquisti estivi di calciatori di seconda o terza fascia con un budget minimale a disposizione di De Sanctis, l’inesperienza di quest’ultimo, gli esoneri di Sousa e Inzaghi, frutto di scelte emotive e non razionali, e la mancanza di una struttura dirigenziale competente che facesse da filtro tra società e squadra hanno fatto il resto.

Si è arrivati ora, a dodici giornate dalla fine del campionato, con la Salernitana ultima in classifica, con soli 13 punti, reduce da prestazioni deludenti e da alcune tra le più imbarazzanti brutte figure della sua storia. La sconfitta odierna con il Monza è l’ennesimo tassello di questo sciagurato campionato.

Il terzo allenatore stagionale, Liverani, in questi primi due match ha dimostrato di non essere in grado di dare una scossa ad una squadra spenta e demotivata e di avere bisogno di tempo per capirci qualcosa a livello tecnico – tattico, non conoscendo l’organico a disposizione.

Le scelte che sta facendo per le formazioni iniziali non gli danno ragione, viste le due pesanti ed umilianti sconfitte rimediate. Anche la lettura delle gare in corsa e le sostituzioni decise, inoltre, lasciano molto perplessi, soprattutto nella gara di oggi all’Arechi con i brianzoli.

Se con il cambio della guida tecnica si sperava di migliorare qualcosa, va detto che il rimedio è stato peggiore del male. In tale critica situazione, il Presidente Danilo Iervolino continua a disertare la tribuna dello stadio, lasciando ai suoi dipendenti l’onere di metterci la faccia in un momento così difficile, in continuità con un graduale ridimensionamento di entusiasmo, passione ed investimenti che ha radici lontane.

Tutto quanto di buono questa società era riuscita a fare negli ultimi due anni, con l’acquisizione societaria in extremis, la miracolosa salvezza del 7% e il brillante campionato dello scorso anno, terminato con una tranquilla salvezza, lo si sta gettando alle ortiche con una gestione “horror” di questa stagione calcistica 2023/2024 che, probabilmente, sarà ricordata come una delle più negative della storia della Salernitana.

Peccati di gioventù di un Presidente e di una compagine societaria inesperta ed incompetente in ambito calcistico che, si spera, non saranno ripetuti in futuro, sempre che Danilo Iervolino abbia ancora voglia di continuare la sua avventura nel mondo del calcio e di restare al timone della compagine granata per ritentare la scalata alla massima serie e ridare dignità e lustro al cavalluccio marino.

Salernitana – Monza 0 – 2

Reti: 34’ st Maldini, 38’ st Pessina.

Salernitana: Ochoa, Bradaric, Pasalidis, Weissman (16’ st Tchaouna), Coulibaly, Kastanos (28’ st Dia), Pellegrino, Basic (28’ st Legowski), Manolas (16’ st Boateng), Zanoli, Candreva (42’ st Simy). All. Fabio Liverani

A disposizione: Costil, Allocca, Sambia, Martegani, Gomis, Ikwuemesi, Maggiore, Vignato.

Monza: Di Gregorio, Izzo (27’ st Kyriakopoulos), Gagliardini, Djuric, Birindelli, Carboni V. (37’ st Akpa-Akpro), Mari (22’ st Caldirola), Colpani (1’ st Bondo), Pessina, Carboni A., Mota (22’ st Maldini). All. Raffaele Palladino

A disposizione: Sorrentino, Gori, Donati, Machin, Colombo, Pereira, Zerbin, D’Ambrosio, Popovic.

Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna.

Assistenti: Giuseppe Perrotti (sez. Campobasso) – Nicolò Cipriani (sez. Empoli).

IV Uomo: Daniele Minelli (sez. Varese).

Var: Paolo Valeri (sez. Roma 2).

Assistente Var: Paolo Mazzoleni (sez. Bergamo).

Ammoniti: Pasalidis, Basic, Marì, Izzo

Angoli: 7 – 11

Recupero: 4’ st.