POST PARTITA

Il trainer granata, che ad ascoltare voci di corridoio, sembra già preparare la valigia, che si chiuderà in caso di non risultato a Udine, si difende dalle domande, non di certo sibilline, trincerandosi dietro le tante sconfitte maturate precedentemente, dietro la mentalità diversa per le compagini che si sono affrontate, tranquilla per gli ospiti, in subbuglio per i suoi, affidandosi al recupero di qualche calciatore, alla voglia di qualche altro per emergere, affermando che alcuni acquisti, leggasi Vignato e Gomis, avranno le loro possibilità visto che, nelle due partite sotto la sua guida, hanno disputato l’intera gara, o spezzoni, ben diciotto atleti su venticinque: del “doman non v’è certezza“, per Liverani ci sono ancora punti in palio ed “ alla fine vedremo quanti ne avremo conquistati”….

Altra musica per Palladino, che parla di un morale altissimo, di una maturità raggiunta, di una consapevolezza della propria forza, di un non rilassamento dopo la vittoria sul Milan, e della frase di Berlusconi, quando lo aveva conosciuto alla presentazione della squadra ( “ bisogna credere in ciò che si fa” ), non disdegnando di esprimere riconoscenza, gratitudine e benemerenza al Direttore Gagliani, ui darà una risposta sul suo futuro, ambizioso, a fine torneo.

In chiusura, quasi a spegnere il malumore generale, l’intervento dell’Amministratore della Salernitana, Milan, che conferma un’attenta disamina della situazione, chiedendo ulteriori spiegazioni all’allenatore, oltre a quelle dichiarate in sala stampa, e garantendo una forte presa di posizione nei confronti dei calciatori, soprattutto quelli che non hanno dimostrato il loro valore, tra l’altro spiattellato dai procuratori che ne avevano tessuto le lodi.

La valutazione delle decisioni da prendere, saranno studiate insieme al Direttore Generale Sabatini, che, secondo noi, dovrà anche fornire spiegazioni in merito alla scelta dell’allenatore, che ormai non gode né di simpatia, né di riconosciuta competenza, soprattutto da parte di tifosi e di simpatizzanti. Il grido “vergognatevi” risuonava ancora nelle orecchie di chi dovrà farsene una ragione.